“Insomma mi candido, non vogliamo girare attorno alle parole”. Claudio Fava annuncia la sua candidatura alla presidenza della Regione Sicilia. L’attuale presidente della Commissione antimafia all’Ars, con diversi mesi di anticipo rispetto alle elezioni del 2022, rompe gli indugi e in un video di sessanta secondi dichiara: “Mi candido per vincere, per governare, perché questa terra per essere cambiata deve essere governata, e bisogna assumersi la responsabilità del cambiamento, attraverso le primarie, se ci saranno, per rappresentare le forze politiche democratiche e le esperienze di civismo importanti che abbiamo conosciuto in questi anni”.

Con lo sfondo della fotografia dell’ex presidente del Cile Salvador Allende, il fondatore de I Siciliani afferma: “E non mi candido perché è una sfida personale, perché è un capriccio, perché è un’ansia e una necessità, ma perché è una storia di tanti, costruita in questi anni e che vorremmo continuato a costruire, per cui abbiamo bisogno di tutti coloro che saranno disposti a dare una mano, un’ora, un giorno del loro tempo, a dare un’idea, una proposta, a condividere un dolore”.

Un messaggio a quella Società civile che l’esponente della lista “I cento passi” ha sempre rappresentato a livello politico. E anche se non annuncia (almeno per ora) quali saranno i partiti e i movimenti della sinistra che lo sosterranno (nel video si legge “Sicilia 2022”: non sappiamo se si tratta solo della data delle elezioni, oppure del nome di un movimento in fase di costruzione), il presidente dell’Antimafia siciliana chiama a raccolta quei settori del volontariato più sensibili alle battaglie (legalità, lotta alle mafie, difesa dell’ambiente) che da diversi decenni porta avanti: “Noi siamo qui anche per questo – conclude – , perché alcune cose vanno fatte bene, ma vanno fatte adesso, e soprattutto vanno fatte insieme, così fra un anno potremmo tornare a dire che la Sicilia è nostra”.

Nella foto: il presidente della Commissione antimafia alla Regione Sicilia, Claudio Fava

Luciano Mirone