“Da qualche giorno gira nelle TV siciliane uno spot, di circa un minuto, che di istituzionale ha ben poco, con audio stentoreo del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che riprende lo stesso governatore in cielo, in terra e in mare. A nostro giudizio ha le caratteristiche di uno spot di natura propagandistico-elettorale pagato però con soldi pubblici”.

A prendere posizione contro il governatore della Sicilia è il segretario del Pd siciliano Anthony Barbagallo, deputato all’Ars, che critica aspramente il messaggio pubblicitario che Musumeci fa nelle emittenti siciliane sulla sua Isola.    

Il segretario siciliano del Pd Anthony Barbagallo. Sopra: il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci

“Più volte in questi anni – dice Barbagallo, che sull’argomento ha depositato la prima interrogazione del 2022 – ci siamo lamentati di un uso distorto della comunicazione istituzionale. Ma in questi giorni è stato veramente superato ogni limite”. 

Barbagallo spiega di avere presentato l’atto ispettivo “per conoscere i costi esatti dello spot, quelli dell’acquisto degli spazi televisivi per la sua divulgazione e in base a quali criteri sono state scelte le emittenti televisive. Ed ancora – prosegue – il nome del responsabile del procedimento, dell’istruttoria e del funzionario che ha sottoscritto l’atto finale e ne ha assunto la responsabilità economica”.

“Speriamo – afferma – che la risposta arrivi in un tempo congruo e non a due anni di distanza, come è solito invece rispondere agli atti ispettivi questo governo”.

“L’interrogazione – afferma il segretario siciliano del Partito democratico – è stata inviata alla Corte dei conti per le valutazioni del caso”.

“In tempi difficili e di vacche magre per le casse della Regione – aggiunge Barbagallo – chi governa dovrebbe gestire le risorse pubbliche con oculatezza e con la diligenza del buon padre di famiglia, come fanno ogni giorno tanti amministratori siciliani. Abbiamo capito che Musumeci si ricandida, ma la campagna elettorale se la paghi lui e non la faccia pagare ai siciliani”.

Redazione