“Fallimento”. E’ questo il termine usato dal Movimento 5 Stelle per qualificare l’azione del sindaco si Belpasso (Catania) Carlo Caputo in merito alla politica urbanistica, con chiaro riferimento al Piano regolatore generale (Prg) o Piano urbanistico generale (Pug), scaduto da oltre vent’anni e mai revisionato, malgrado gli obblighi di legge.  

Con un comunicato, il M5S chiede un Consiglio comunale “aperto al contributo dei cittadini” per discutere il futuro urbanistico della città.

 “Maggioranza Caputo all’Anno Zero”, recita la nota del movimento di Conte, “il 2 maggio la stessa annullerà gli atti del 2017. Adesso siano i cittadini i veri protagonisti”. Un vero e proprio j’accuse, quello dei 5 Stelle, per mezzo del loro portavoce Danilo Rossetti, nei confronti del primo cittadino e della maggioranza, che negli ultimi sette anni – prima con lo stesso Caputo sindaco, poi con il suo successore Daniele Motta, da un anno nuovamente con Caputo – sullo strumento urbanistico hanno combinato una serie di pasticci, malgrado le sollecitazioni, le inchieste e le critiche della Società civile e di questo giornale.  

Il punto all’Ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale (2 maggio 2024) in cui l’assise civica sarà chiamata a revocare il vecchio Prg per aprire la nuova procedura del Pug. Sopra: il sindaco di Belpasso (Catania) Carlo Caputo, quando diversi anni fa prometteva la revisione dello strumento urbanistico e il Parco delle Torrette

“Quegli stessi consiglieri – recita il comunicato dei 5S – che tanto entusiasticamente avevano approvato la proposta di revisione del Piano regolatore generale del 2017, finalmente dovranno ammettere di avere sbagliato: nella seduta del prossimo 2 maggio saranno costretti ad annullare quella procedura. Hanno fallito su tutta la linea”.

E giù una serie di punti che spiegano il “fallimento caputiano”.

“1) Caputo – è scritto sul documento dei 5 Stelle – e i suoi non sono riusciti a revisionare quel piano regolatore generale ‘scaduto’ da 21 anni.

2) Non hanno mai portato in Consiglio comunale i ‘piani di recupero dei villaggi periferici’, promessi opportunisticamente durante la campagna elettorale del loro deputato di riferimento nel 2017, prendendo in giro migliaia di cittadini delle frazioni attorno al centro urbano.

3) Contestualmente alla revisione del PRG, Caputo, Motta e i vari assessori all’urbanistica, avevano promesso il Parco delle Torrette: un’idea fallita miseramente… ormai un tabù anche solo bisbigliarne il ricordo, coltivato solamente dall’Associazione Contrada Gattaino, colpevolmente lasciata sola da troppi”.

“Occorre ripartire”, propone Rossetti. E per far questo, “il M5S esorta il partito di Fratelli d’Italia al governo della nostra città da più di dieci anni, a comprendere l’importanza di una seduta consiliare aperta per il riavvio del procedimento del Piano urbanistico generale”.

Danilo Rossetti, coordinatore del Movimento 5 Stelle di Belpasso

“Partecipazione”, secondo gli attivisti del M5S, “deve essere la parola d’ordine del nuovo Piano Urbanistico della città di Belpasso. Non più uno strumento nelle mani di pochi interessati professionalmente o elettoralmente”.

“Tutti i cittadini, le associazioni, i comitati spontanei e gli ordini professionali – spiega la nota – hanno il diritto di partecipare a questo grande momento di democrazia dal basso che consentirà la redazione del Piano Urbanistico generale (PUG). Pensiamo soprattutto ai cittadini, soprattutto i più giovani, che vorrebbero tutelare le zone a verde ancora fortunatamente esistenti attorno alla città, scampate al delirio di cementificazione. Pensiamo anche ai terreni delle cosiddette zone bianche, dove, nonostante i vincoli imposti dal vecchio prg decaduti dal 2003, i proprietari non possono decidere se e come riqualificarli in attesa di una pronuncia del Consiglio comunale. Pensiamo alla riprogrammazione della viabilità stradale, Belpasso non ha un piano del traffico e tanto meno quello commerciale”.

“Occorre un bando pubblico – insistono i 5S – per individuare un urbanista esterno. Anche l’idea della progettazione interna, figlia della politica di Caputo, è chiaramente fallita”.

“Una proposta al Sindaco”, si legge ancora nel comunicato. “Nomini un assessore all’urbanistica esterno alla sua maggioranza, e in accordo con l’opposizione. Qualcuno/a, competente, che dia un senso alla riforma urbanistica nel segno di una forte carica di partecipazione cittadina, che è del tutto assente in seno alla delibera sul Pug della Giunta Motta n. 170 del 28 settembre 2022”.

“La partecipazione pubblica, in sede elaborativa e in quella progettuale, è specificamente prevista dal decreto assessoriale 116 del 7 luglio 2021 che detta le linee guida ai Comuni sul modo di procedere in tema Pug”.

Redazione