Covid-19. Belpasso (Catania). Dodici contagi in più rispetto a ieri, nessun guarito (al momento), numero dei ricoverati in ospedale leggermente salito. Un dato che dal 3 agosto ad oggi è il seguente: 118 positivi registrati a Belpasso, 101 casi attivi, 14 guariti, 3 deceduti, 9 ospedalizzati.

Il sindaco Daniele Motta, per una volta, abbandona la consueta serenità e lascia trasparire – attraverso il comunicato diramato pochi minuti fa – una certa preoccupazione. Se lo stesso primo cittadino sconsiglia “fortemente” qualsiasi uscita superflua “per l’impennata dei contagi”, che non sia per motivi di lavoro, scuola o spesa; se afferma che “il superamento della quota 100 in termini di contagi (che non era mai stata raggiunta a Belpasso) presuppone un livello di guardia importante con scelte drastiche da parte mia che hanno l’obiettivo evidentemente di non raggiungere livelli di allerta massimi”, vuol dire che la situazione è seria e non può assolutamente essere presa sottogamba.

Un momento della riunione di oggi al municipio di Belpasso (Catania) per mettere a punto la strategia per contrastare il Covid-19. Sopra: un altro momento del vertice

“L’ordinanza che ho firmato oggi – prosegue Motta – , circa la chiusura dei parchi gioco, va inserita in quest’ottica…e a maggiore chiarezza dico… RESTIAMO A CASA”.

Poi una risposta un po’ piccata: “Personalmente non capisco – aggiunge – la polemica sulla chiusura dei parchi gioco, dal momento che dovrebbe essere ormai noto a tutti che le scuole non le può chiudere il sindaco ma il Governo Centrale, mentre il sindaco può intervenire su alcune sfere del territorio come i parchi e i centri di aggregazione”.

“Dal momento che non possiamo assicurare – spiega il sindaco – una sanificazione di almeno tre volte al giorno di tutti i parchi di Belpasso e dal momento che non possiamo mantenere un soggetto h24 in ogni parco che controlli che non si facciano assembramenti, la decisione più prudente per i nostri piccoli è quella di chiudere”.

“E comunque l’ordinanza – dice Motta – è per un tempo predeterminato, fino al 24 novembre. Personalmente, da padre, anche se fosse ben sanificato, in questo momento non porterei mai mio figlio al parco sapendo che gli stessi giochi vengono usati da altri bimbi di cui non so nulla”. 

“Stiamo facendo del nostro meglio – afferma il primo cittadino – per tutelare la vostra e nostra salute. Oggi abbiamo convocato delle riunioni secondo un fitto programma operativo che va ad interessare i settori SICUREZZA, SCUOLA e SERVIZI SOCIALI al fine di sostenere e accompagnare, in questo delicato momento, ogni ambito cardine della società civile. Continuiamo a RESTARE UNITI”.

Luciano Mirone