Una lettera accorata scritta dal titolare di un’agenzia di viaggi di Misterbianco (Catania), Alessandro Scirè, che ci segnala il suo disagio economico causato dal Coronavirus. I lettori – giustamente – potranno dire: in questo momento drammatico la crisi  sta investendo tutti, quindi il problema non riguarda un singolo cittadino, ma l’intera Nazione, l’intero pianeta. Con il rispetto dovuto a questa possibile obiezione, abbiamo ritenuto di pubblicare la lettera ugualmente, poiché riteniamo corretto chiedere a chi di competenza (in questo caso, le banche) come deve comportarsi un cittadino al cospetto della situazione descritta dall’autore della missiva. Una richiesta di “istruzioni per l’uso”, che potrebbe riguardare molte persone.

Buongiorno a tutta la redazione. Sono il titolare di un’agenzia di viaggi di Misterbianco (Catania). Volevo farvi partecipi di una situazione paradossale che stiamo vivendo tutte le agenzie di viaggio, anche se io al momento parlo a titolo personale. A causa della crisi coronavirus siamo in ginocchio: per questo motivo abbiamo deciso di andare a protestare a Roma.

Giorno 2 Marzo, con enormi sacrifici, siamo andati a protestare davanti al ministero dello sviluppo economico. Sinceramente, non avevo grandi aspettative, ma al rientro ero abbastanza contento, in quanto erano state recepite diverse nostre richieste in aiuto alla categoria: blocco delle tasse, istituzione di un fondo di garanzia garantito dallo Stato per ottenere dei finanziamenti, blocco dei mutui e dei finanziamenti.

Tutte misure che ci avrebbero potuto permettere di provare a superare questa crisi. Purtroppo le banche non stanno recependo queste misure, lasciandoci al nostro destino. Fino a quando pagavamo puntuali le nostre scadenze, eravamo buoni, adesso che muoia Sansone con tutti i filistei.

Io non sono disposto a morire inerme, se mi vogliono fare morire si deve sapere di chi è stata la responsabilità. Sono disposto ad iniziare lo sciopero della fame per fare valere i miei diritti e a fare i nomi delle banche e società di carte di credito che hanno avuto questo atteggiamento vergognoso. Per favore parlate di questo scandalo. Buona giornata.

Alessandro Scirè