I consiglieri del Pd di Bronte (Catania) chiedono un Consiglio comunale “straordinario e aperto” per discutere dell’emergenza idrica che, scrivono, “da diversi mesi affligge il nostro comune”.

Si tratta dei rappresentanti di opposizione Graziano Calanna, Samanta Longhitano, Gaetano Messina, Mauro Petralia e Giuseppe Ruffino, i quali, allarmati dalla (ormai cronica) mancanza di acqua dai rubinetti, hanno inoltrato la richiesta al presidente del Consiglio comunale, al sindaco e al segretario generale affinché venga convocata una seduta del civico consesso dedicata a questa emergenza.

Un’emergenza che, secondo quanto puntualizza la stessa minoranza, “coinvolge oltre 300 famiglie e non 40”, come ieri si leggeva nel comunicato stampa diffuso dal Comune.

Per comprendere la gravità della crisi idrica che da tempo coinvolge la “città del pistacchio”, basti dire che il sindaco Pino Firrarello, secondo quanto si desume dalla nota di ieri, convoca ogni giorno vertici con i responsabili comunali del settore idrico per avere delle relazioni dettagliate sulla situazione che si vive in città.

Tutt’altro che incoraggianti i report. Se da un lato ci sono problemi strutturali legati alla rete di collegamento (che, secondo quanto dichiara il primo cittadino, si sta rinnovando) soprattutto con il terzo pozzo “Musa” scavato nei mesi scorsi (5 milioni la spesa), che in parte dovrebbe risolvere l’emergenza, dall’altro, come si legge nel documento, si attende che si riempano gli invasi per uscir fuori dal periodo di lunga siccità che riguarda molti centri della Sicilia.

Diversi gli argomenti che l’opposizione ha intenzione di sviscerare nel corso della seduta che – vista l’emergenza – dovrebbe essere convocata al più presto.

Nella foto: Bronte (Catania) vista dall’alto

Redazione