Il caso del vice presidente della Regione Sicilia, Luca Sammartino (Lega), coinvolto nell’inchiesta per mafia che la magistratura di Catania sta portando avanti sul Comune di Tremestieri Etneo, culmimata nella custodia cautelare del sindaco Santi Rando, e la sospensione per un anno dai pubblici uffici per corruzione aggravata dello stesso Sammartino (“principale referente del primo cittadino”), sta scuotendo il mondo politico siciliano. All’attacco l’opposizione Pd-M5S (più il secondo che il primo, in base ai comunicati stampa che questa redazione riceve quotidianamente). In difesa la Lega, partito di Sammartino, che liquida la faccenda con una nota di qualche riga. Ma vediamo cosa affermano gli esponenti delle formazioni politiche.

LA POSIZIONE DELL’OPPOSIZIONE. Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana (Ars):“Un’altra indagine scuote la Sicilia, questa volta coinvolge il governo Schifani arrivando al vicepresidente della Regione. La preoccupante escalation di vicende giudiziarie che interessano politici ed amministratori dimostra la necessità di diffondere a tutti i livelli  la cultura della ‘buona amministrazione”.  

Roberta Schillaci (M5S), componente della commissione Antimafia dellArs: “Il caso Sammartino, che segue i recentissimi arresti di Palermo e di Paternò, dicono a chiare lettere che siamo di fronte ad una inaccettabile deriva negativa della politica. A Sammartino non posso che augurare di dimostrare l’estraneità alla vicenda che ha portato alla sua sospensione dalle funzioni pubbliche per un anno, ma non posso non sottolineare la gravità degli addebiti che gli vengono mossi. Notizie del genere non possono che pesare notevolmente sulla credibilità delle istituzioni e allargare il fossato, già ampio, tra queste ed i cittadini, alimentando il sempre crescente astensionismo. Su questa vicenda, e sulle altre che l’hanno preceduta chiederò alla commissione Antimafia dell’Ars, di cui faccio parte, di accendere i riflettori”. 

Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’Ars: “L’ennesimo terremoto giudiziario che in queste ore sta squassando la politica in Sicilia e che ha coinvolto il vicepresidente della Regione Siciliana, Sammartino, referente di Salvini nell’isola e numero due del governo regionale, non può non indurre una riflessione: la questione morale, che per il M5S è sempre stata un caposaldo indiscusso e non negoziabile, deve tornare in cima all’agenda politica, altrimenti alle urne, in occasione dei prossimi appuntamenti elettorali, sarà il deserto. La politica deve ricordarsi di essere al servizio dei cittadini, i cui diritti troppo spesso vengono anteposti a bassi interessi di bottega. Schifani, che finora è riuscito nell’impresa di far rimpiangere perfino il peggiore dei governi siciliani di tutti i tempi dell’isola, faccia sentire la sua voce e ci dica immediatamente come vuole sostituire l’assessore in un momento tragico per la Sicilia che si appresta a vivere un’enorme crisi a causa della siccità”. 

LA POSIZIONE DELLA LEGA. “Siamo e rimaniamo garantisti e siamo certi che il collega Luca Sammartino, di cui conosciamo il senso delle Istituzioni e la sua abnegazione nel servire la Sicilia, dimostrerà la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati”. Lo dicono in una nota i deputati del gruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana Marianna Caronia, Giuseppe Laccoto, Vincenzo Figuccia, Salvatore Geraci e Mimmo Turano.

Nella foto: il vice presidente della Regione Sicilia, Luca Sammartino

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