“Siamo convinti che il  Sindaco di Paternò (Catania) Nino Naso, per ragioni di opportunità politica, debba dimettersi, liberando così le istituzioni dal sospetto che possano essere inquinate. Sarebbe un gesto di responsabilità che consentirebbe di aprire una stagione nuova e riaccendere una speranza”. Così il segretario del circolo del Pd di Paternò, Salvatore Leonardi, all’indomani dell’operazione Athena, con la quale la magistratura di Catania ha scoperto un verminaio fatto di presunti rapporti mafia-politica, nel cui contesto sarebbe coinvolto anche il primo cittadino della città delle arance rosse.   

Il segretario del Circolo del Pd di Paternò (Catania) Salvatore Leonardi. Sopra: il sindaco Nino Naso

“Il quadro che emerge dall’operazione Athena – dice Leonardi – è grave e preoccupante. Fa da cornice, essendone una delle cause, ad una città morente, dove nulla funziona e tutto regredisce”.

“Ciò che colpisce in modo particolare – prosegue il segretario cittadino dei Dem – è il silenzio assordante di diverse istituzioni. Il consiglio comunale sembra essere sparito, nessuna voce dissonante si leva al suo interno, né all’interno della giunta. La giustizia, chiaramente, farà il suo corso”.

“Noi continueremo ad essere vigili – spiega Leonardi – , a fare opposizione, e proporre un’alternativa, anche se non è certo in seguito a questo tipo di vicende che vorremmo sottolineare la nostra diversità”.

Poi il responsabile del Pd paternese risponde polemicamente ad un comunicato di Fratelli d’Italia che aveva attaccato la sezione locale del partito di Elly Schlein: “Siamo distanti da questa amministrazione, non risulta che liste riconducibili alla sinistra l’abbiamo sostenuta alle elezioni del 2022, al contrario di quello che si vorrebbe far credere in un comunicato farneticante di Fratelli d’Italia”.

“Siamo distanti – conclude Leonardi – anche da questa destra che oggi prova a dare patenti di moralità, mentre fino a ieri era ansiosa di entrare dentro la giunta Naso”.

Redazione