“Chiediamo le immediate dimissioni di tutti gli amministratori coinvolti, sia a Paternò che a Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, dei due sindaci e dell’intera giunta. Invitiamo gli organi istituzionali competenti, Prefettura e Ministero dell’Interno, di inviare, nei rispettivi comuni, delle commissioni per accertare eventuali irregolarità nella conduzione dell’attività amministrativa che serve anche a valutare le infiltrazioni mafiose all’interno di queste amministrazioni e quindi avviare la procedura dello scioglimento, così come recentemente avvenuto, nel comune di Randazzo”.

E’ la richiesta dell’Associazione Antimafia di Catania che, attraverso il suo presidente, l’avv. Enzo Guarnera, fa sentire la sua voce: “L’associazione, in merito alle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’Amministrazione Comunale di Paternò e quella di Tremestieri Etneo, denuncia l’ulteriore decadimento della classe politica e amministrativa della Sicilia e, più in generale, dell’intero Paese”.

“Un ceto politico assolutamente impresentabile nel quale prevalgono – afferma Guarnera – diffusa corruzione, collusione con la mafia, uso strumentale del potere e delle risorse collettive per affari privati, mistificazione della realtà, incoerenza seriale, demagogia patologica, ignoranza e incompetenza, arroganza e supponenza, assenza di senso etico e morale”.

“Non è più il tempo di restare a guardare”, seguita Guarnera. “I cittadini onesti devono prendere coscienza e mobilitarsi affinché si realizzi un ricambio della classe politica e amministrativa che operi nell’esclusivo interesse della collettività e, come afferma l’art. 54 della Costituzione, ‘eserciti le pubbliche funzioni con dignità ed onore”.

“La nostra Associazione – continua l’avvocato Guarnera – per quanto di sua competenza, fornirà il massimo contributo per tale rinnovamento”.

Nella foto: il sindaco di Paternò (Catania), Nino Naso

Redazione