“Il rischio sismico e il vento sono due temi che sono stati dibattuti da anni con ragionamenti continui. Il ponte per le sue caratteristiche resiste a terremoti con magnitudo superiore al settimo grado della scala Richter, per il vento il ponte ha un disegno alare costruito e immaginato proprio per considerare il vento e la velocità ad oltre 250 chilometri orari forse 300, ma la massima velocità del vento registrata sullo Stretto è stata di 100 chilometri orari ovviamente per brevi periodi”.

A dirlo il presidente della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci parlando con i giornalisti ancora in attesa che riprenda la sua audizione in consiglio comunale a Messina interrotta per le proteste di rappresentanti dei comitati No ponte.

“Sono due temi noti – prosegue Ciucci – a cui è stata dedicata una grande attenzione, continueremo a studiare i venti, i terremoti e tutti gli aspetti che riguardano il progetto cercando di migliorare ulteriormente le performance e di acquisire le tecnologie più moderne e aggiornate perché è un progetto che richiede tempo di realizzazione e molta attenzione”. 

Durante l’inizio dell’audizione dell’amministratore delegato della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci, da parte del consiglio comunale messinese a Palazzo Zanca a Messina, per presentare il progetto del ponte sullo Stretto un centinaio di rappresentanti della rete no Ponte, che si trovavano nella tribuna dell’aula del consiglio comunale hanno iniziato ad inveire contro Ciucci e hanno protestato con fischi e chiamandolo buffone.

Il presidente della commissione Ponte di Messina Giuseppe Trischitta ha quindi dovuto interrompere la commissione e rinviarla.

Il sit in di protesta promosso dai comitati No ponte era stato organizzato davanti al municipio di Messina. Tra i manifestanti anche l’ex sindaco Renato Accorinti: “Oggi ci saranno Ciucci e i rappresentanti delle multinazionali, loro fanno affari, non gliene frega niente dello Stretto di Messina. Quello che stanno facendo è un crimine contro l’ambiente, stanno devastando un posto così bello, con una biodiversità straordinaria”. “Dal punto di vista economico va rilevata – dice Gino Sturniolo, del Comitato no ponte – è che la società Stretto di Messina stata riaffidata a Ciucci, che in precedenza aveva fatto un piano finanziario che poi è saltato. E’ strano che si riaffidi la società a una persona che ha fallito, di fatto, tutte le previsioni economiche”. 

“Sappiamo benissimo che il piano espropri è in questo momento il tema più importante e delicato a cui dobbiamo dedicare il massimo dell’attenzione”.

L’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci al comune di Messina parlando con i giornalisti.

“Il contraente generale – spiega ancora Ciucci – ha fatto già un aggiornamento del piano degli espropri, fa parte delle documentazione che è stata già trasmessa al Comune di Messina e a tutti gli altri enti, non appena verrà convocata la conferenza dei servizi pubblicheremo un avviso con tutti i dati riguardanti gli espropri.     Subito dopo apriremo uno sportello a Messina ed a Villa San Giovanni, i due sindaci ci hanno offerto degli spazi nei due Comuni, dove incontreremo le persone che vorranno venire a parlarci e a verificare che tutti i dati siano corretti. Prenderemo atto di eventuali osservazioni, raccomandazioni e richieste per definire quale è il piano aggiornato degli espropri. La fase vera è propria degli espropri avverrà soltanto dopo l’approvazione del Cipes e quando verrà dichiarata la pubblica utilità. Non saranno quindi le case i primi obiettivi di questa fase delicatissima, cercheremo di dare a tutti il tempo necessario e trovare un accordo con tutti che riguarda sia i valori che i tempi. Vogliamo fare quest’opera insieme al territorio ben sapendo che ad un certo numero di persone daremo dei fastidi e dei problemi, cerchiamo di fare di tutto per attenuarli tenendo presente la grandissima utilità che quest’opera porta per tutto il territorio e per tutti gli altri cittadini”.

Nella foto: il plastico del progetto del Ponte sullo Stretto

Ansa