La sua ultima opera musicale, “La mia voce è leggenda”, è dedicata alla grande cantante siciliana Rosa Balistreri. Ad interpretarla l’artista poliedrica Cinzia Sciuto, catanese, che in uno spettacolo che ha debuttato pochi giorni fa, racconta la storia dell’indimenticabile Rosa.

Oggi Cinzia Sciuto ne raccoglie l’eredità con una tournèe di diversi mesi che attraverserà l’intera Sicilia: una serie di brani che hanno reso celebre la grande cantante di Licata (Agrigento), ma anche un lungo racconto della sua vita: i sogni, i successi, il dolore, l’incomprensione della sua gente.

Da sempre Cinzia si occupa di ricerca e di valorizzazione delle tradizioni popolari siciliane, che interpreta con uno stile del tutto originale, nel quale la chitarra da cui non si separa mai, ha un ruolo fondamentale, specie quando propone il “Cantu e Cuntu”, un’arte antica, che parte dai greci e arriva magicamente fino a noi.

Cinzia Sciuto. Sopra: l’artista catanese durante una esibizione

“Rosa Balistreri – dice Cinzia Sciuto – è sempre stata il mio costante punto di riferimento: recito e canto in numerosi spettacoli la sua vita travagliata di donna e di artista, condividendone la passione, l’amore per la Terra natia, la rabbia per le ingiustizie, ma anche la gioia, la speranza, la capacità di rinascita, sentimenti che fanno parte dell’anima vera del popolo siciliano”.

Dopo anni di ricerca, la cantante catanese oggi sente l’esigenza di dedicare alla “Cantatrice del Sud” (come la definiva il poeta Ignazio Buttitta) questa performance. “Si tratta di un monologo scritto e interpretato per rendere omaggio a uno dei simboli più straordinari di quest’Isola”. 

Un altro scatto che riprende l’autrice di “La mia voce è leggenda”

Ecco perché “La mia Voce è leggenda’ vuole essere un viaggio dentro l’anima siciliana di Rosa Balistreri, di cui viene narrato il percorso artistico e personale, i brani di tradizione popolare, gli incontri con i grandi personaggi, i suoi pensieri, il pathos, le sensazioni e le  emozioni che ha vissuto, le pieghe più misteriose della sua vita e i suoi ricordi più struggenti”.

A chi dedica questo spettacolo la sua autrice? Cinzia non ha dubbi: “A Rosa. Che cantando i brani popolari, ha dato voce alla gente di Sicilia, che non si è rassegnata a un destino crudele ma che da vera donna siciliana ha lottato e ha vinto la sua battaglia, trovando nella musica e nel canto il suo riscatto che del canto della sua Terra ne ha fatto grido di speranza. A Rosa il mio grazie per i doni immensi che ha fatto alla nostra Sicilia”. 

Redazione