La Webuild Spa (ex Impregilo Salini), società che, secondo le previsioni, costruirà il Ponte sullo Stretto di Messina, ha deciso di stabilire il suo “quartier generale” a Belpasso (Catania), nella Zona industriale di Piano Tavola (classificata come Zes, ovvero Zona economica speciale in grado di ottenere le agevolazioni statali per chi opera investimenti nelle aree “depresse” del Paese). L’ex Impregilo si è stanziata da tre mesi alle pendici dell’Etna per realizzare la costruzione dei conci (grossi segmenti in calcestruzzo a forma di arco che, uniti, formano degli anelli), e secondo le previsioni, dovrebbe dare lavoro a migliaia di persone. A darne notizia, lo scorso 23 novembre, fra gli altri, ilfattosiciliano.it, con questo articolo a firma del suo direttore Sebastiano Adduso, che vi proponiamo per intero. Per la cronaca, presso la Procura di Roma pochi giorni fa è stato presentato un esposto (di cui questo giornale ha dato conto ieri con un ampio servizio) contro diverse presunte criticità dell’opera, a firma di Elly Schlein (Pd), Angelo Bonelli (Verdi) e Nicola Fratroianni (Sinistra italiana). Domenica prossima il programma della Rai, Report, si occuperà nuovamente dell’argomento. 

Uno scorcio della Zona industriale di Piano Tavola, in territorio di Belpasso (Catania). Sopra: 23 Novembre 2023, giorno in cui il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, inaugura il nuovo stabilimento della Weibuld Spa di Piano Tavola-Belpasso, dove saranno costruiti i “conci” per il Ponte sullo Stretto

“Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani stamani alle 10.30 in via Valcorrente, a Piano Tavola nel territorio di Belpasso comune nella provincia etnea di Catania, parteciperà all’evento “Lavoro e innovazione nel Sud Italia”, l’iniziativa di Webuild Spa per la presentazione del programma “Cantiere lavoro Italia” in Sicilia e l’avvio della fabbrica dei conci Roboplant. Il presidente Schifani e l’amministratore delegato del gruppo imprenditoriale, Pietro Salini, firmeranno a Belpasso un protocollo d’intesa per la formazione e l’avviamento al lavoro di personale da impiegare nei cantieri ferroviari e autostradali affidati all’impresa nell’Isola.

Un protocollo d’intesa per la formazione e l’avviamento al lavoro di migliaia di siciliani da impiegare nei cantieri ferroviari e autostradali in corso di realizzazione nell’Isola. Un piano massiccio di interventi e investimenti facenti parte del più complessivo programma sul collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

Si tratta di un protocollo che dovrebbe dare, nei prossimi mesi e anni, occupazione a migliaia di giovani siciliani e calabresi, si formeranno elettricisti e meccanici e operatori Tbm (“talpe meccaniche”), erettoristi, palisti, escavatoristi, pompisti, carpentieri e lancisti. Tutte figure professionali altamente specializzate.

Il progetto della “Scuola di Mestieri” del Gruppo Webuild prevede un percorso dalla durata di 4-6 mesi che si articola in tre fasi: lezioni teoriche su salute e sicurezza; lezioni con simulatori sull’uso di attrezzature e macchinari, nonché formazione pratica sul campo, durante la quale i giovani allievi verranno affiancati da colleghi esperti che trasferiranno direttamente le proprie competenze e conoscenze. 

Webuild Spa, Capofila del Consorzio Eurolink, tra i vari 19 progetti da realizzare nella Penisola per il Pnrr, ha in carico per la Sicilia, il Ponte sullo Stretto e l’Alta velocità e capacità ferroviaria Palermo-Catania e Messina-Catania e, come dichiarato da Gruppo “riveste un ruolo di particolare rilievo la fabbrica completamente robotizzata di Belpasso in provincia di Catania, per la produzione in Sicilia dei conci che andranno a rivestire le gallerie delle linee ferroviarie ad Alta capacità sulla direttrice Messina-Catania”.

Il plastico del progetto del Ponte dello Stretto di Messina, che dovrà collegare la Sicilia con la Calabria

La fabbrica di Belpasso, realizzata in consorzio con l’impresa Pizzarotti, è costata 70 milioni di euro e darà lavoro a 200 persone. Nei prossimi mesi cominceranno i lavori per realizzare altre due strutture similari, per far fronte alle esigenze dei progetti in corso. 

Prima nel suo genere in Italia la fabbrica, denominata “Roboplant”, realizzerà i conci con un impianto di cinque linee portanti: 1) produzione robottizzata, che permette di evitare le lavorazione più pericolose per le maestranze; 2) la completa automazione per una maggiore efficienza e sicurezza; 3) una più facile manutenzione delle attrezzature con migliori performance di sostenibilità; 4) l’implementazione di sensori e sistemi digitali, per ridurre i consumi; 5) il rilevamento laser che segnala la presenza di persone in zone di pericolo.

Insomma pare che in Sicilia dopo decenni di stagnazione culturale-politica stia arrivando la svolta economico-infrastrutturale-viaria-occupazionale che favorirà anche l’arrivo di turismo mondiale apportando sviluppo e lavoro e fermando il salasso demografico dell’emigrazione specialmente giovanile”.

Redazione