“Ieri è morto Alexei Navalny in una colonia penale russa nel circolo polare artico. Uno dei più coraggiosi oppositori del regime di Putin è stato prima avvelenato, poi imprigionato e ora è morto. Non possiamo restare in silenzio: trasformiamo questa atrocità in un grido di speranza internazionale contro la tirannia. Firma ora questa lettera in omaggio ad Alexei Navalny”.

E’ la petizione – cui questo giornale aderisce – lanciata sulla piattaforma Avaaz.org da un gruppo di cittadini di tutto il mondo per dire “no alla tirannia” di Putin e di tutti quei dittatori che soffocano ogni forma di libertà. Quello che segue il testo della lettera.

“Caro Alexei Navalny,

Ti hanno ucciso.

Milioni di noi oggi piangono la tua morte con la tua famiglia e rendono tributo alla tua memoria. Non ci sono parole per descrivere il tuo coraggio. Quel coraggio che tutti i dittatori da sempre temono perché spinge le persone a ribellarsi alla tirannia.

Il prezzo che hai dovuto pagare è altissimo: avvelenato, imprigionato e ora la morte.

Stiamo trattenendo il respiro mentre infuriano le guerre in Ucraina e nel Medio Oriente. Di fronte a questi tempi bui, la tua eredità ci darà forza. Non possiamo arrenderci davanti alla distruzione delle nostre democrazie.

La tua memoria sarà la nostra forza – Rest in power.

Persone da tutto il mondo

Con incrollabile determinazione,

Julian, Mo, Nate, Chris e tutto il team di Avaaz team”.

Nella foto: Alexei Navalny, oppositore del dittatore russo Vladimir Putin

Redazione