“Incendio domato, ma potenziale e pericolosa bomba ecologica da tenere sotto controllo, potenziando i sistemi di sicurezza e di videosorveglianza, avvalendosi anche di nuove tecnologie wireless e a infrarossi e proseguire con l’attività di monitoraggio dell’inquinamento”.

Lo afferma la deputata M5S Roberta Schillaci, dopo l’ispezione che la commissione Antimafia dell’Ars, di cui la parlamentare fa parte, ha effettuato stamattina alla discarica di Bellolampo, sopra Palermo, interessata dal rogo del 25 luglio, alla presenza del sindaco del capoluogo siciliano Roberto Lagalla, dell’assessore all’Energia Di Mauro, del presidente della Rap e del responsabile dell’impianto.

Un momento dell’ispezione di oggi alla discarica palermitana di Bellolampo, dopo il devastante incendio dei giorni scorsi che ha portato il sindaco del capoluogo palermitano Roberto Lagalla a vietare l’uso di uova e latte per alcuni giorni a causa della diossina sprigionatasi per il rogo. Sopra: le fiamme che hanno avvolto la struttura

“Ancora da chiarire – dice Schillaci – le cause del rogo. Sono in corso approfondimenti in merito e anche la commissione Antimafia procederà a fare le sue indagini in maniera autonoma. Un fatto è pero certo, siamo davanti ad una potenziale bomba ecologica, la cui sicurezza e sorveglianza vanno potenziate per evitare che il recente episodio o quello verificatosi nel 2012 si ripetano”.

“Troveremo il modo – seguita Schillaci – di potenziare i sistemi di sicurezza e sorveglianza, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali in campo. Grande attenzione va dedicata anche al monitoraggio per rilevare le potenziali sostanze inquinati liberate dopo l’incendio. Per questo sollecito, parallelamente ai rilievi in corso da parte di Arpa e Asp 6, un tavolo tecnico regionale in collaborazione col Dasoe e con l’istituto zooprofilattico, questo è il momento della sinergia anche fra assessorati diversi”.

Redazione