Denunciano l’impossibilità perfino di fare una doccia e paventano “rischi sanitari e igienici”. Sono alcuni cittadini di Calatabiano (Catania) riunitisi in Comitato per “interagire e dialogare con le istituzioni pubbliche nel contesto della problematiche relative al servizio idrico che in questo particolare momento evidenzia numerose criticità”.

Un Comitato sorto spontaneamente (promotori Cosimo Inferrera, Antonino Sapienza, Paolo Sciacca e Ida Bonfiglio) che, consapevole delle difficoltà strutturali che riguardano soprattutto la precarietà della rete idrica, non “intende addossare responsabilità a nessuna delle parti coinvolte, ma vuole ricevere risposte chiare e puntuali” sui “continui disservizi idrici” che da qualche periodo affliggono il paesino etneo. Le istituzioni con cui il Comitato intende dialogare sono la Sogip (Società di gestione del servizio idrico) e il Commissari straordinari che da diversi mesi amministrano il Comune.

Numerose le lamentele sulla carenza di acqua che emergono attraverso i Social (e non solo), “accentuate dall’incremento delle bollette sempre più esose”.

“A tali inconvenienti – si legge nella nota del Comitato – si aggiungono la difficoltà di comunicazione con gli uffici di competenza, per mancate risposte a pec, mail o telefonate, cosa che oggi con l’avvento della tecnologia dovrebbe essere garantita”.

Ecco perché, “visto il perdurare della situazione, il Comitato chiede un incontro immediato di chiarimenti in merito, sia al Comune nella figura dei Commissari Straordinari, sia ai vertici della Sogip”. A entrambe le istituzioni i cittadini di Calatabiano  chiedono il contestuale “accesso agli atti con riferimento al contratto ed alla documentazione sulle tariffe applicate”.

Redazione