“La crisi del servizio del 118 è determinata dalla mancanza di 220 autisti e soccorritori e dai pochi medici che stanno sulle ambulanze”. Lo dice il presidente della Commissione Salute all’Assemblea regionale siciliana Pippo Laccoto dopo l’audizione di ieri in cui è stato preso l’impegno di potenziare l’attività di emergenza.

Alla seduta sono intervenuti il Dirigente generale del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica Salvatore Iacolino, il presidente della Seus Riccardo Gabriele Castro, il responsabile dell’area operativa del 118 Sicilia Nicola Le Mura e i responsabili delle quattro centrali operative del 118 di Palermo-Trapani, Catania-Ragusa-Siracusa, Messina e Caltanissetta-Agrigento-Enna.

“L’audizione – afferma il presidente della commissione Pippo Laccoto – è servita a ribadire le criticità di un servizio essenziale e strategico quale quello del 118 che paga spesso a caro prezzo la mancanza di 220 autisti soccorritori e quello di molti medici sulle ambulanze. È stato affrontato anche il tema della programmazione cruciale per l’integrazione della pianta organica e si è preso atto dell’avvio delle procedure concorsuali per l’assunzione degli autisti soccorritori”.

“C’è stato – prosegue Laccoto – l’impegno ad individuare con urgenza le soluzioni idonee per ovviare alla mancanza di medici a bordo delle ambulanze specialmente in quei territori lontani dagli ospedali. La presenza del medico a bordo è fondamentale per le diagnosi di ictus o di problemi cardiaci e quindi per individuare immediatamente il presidio sanitario più idoneo ad accogliere il paziente”.

“Si è discusso anche dei cosiddetti fermi tecnici delle ambulanze che danno luogo al ricorso alle eccedenze. Su questo tema – prosegue Pippo Laccoto – ho sottolineato l’esigenza di valutare attentamente l’aspetto della manutenzione ed eventualmente programmare l’acquisto di nuovi mezzi dal momento che è interesse preminente garantire la piena funzionalità delle ambulanze e quindi l’efficienza del servizio”.

La commissione Salute vigilerà attentamente sull’attuazione delle soluzioni che sono emerse dal dibattito perché questa sede politica – conclude Laccoto – è il luogo della garanzia del diritto alla salute di tutti i cittadini siciliani”.

Redazione