“Belpasso ha perso i fondi 2021 e 2022 per la demolizione delle opere abusive, perderà anche quelli del 2023?”. E’ la domanda che si pone il gruppo del M5S della cittadina etnea che negli ultimi anni, secondo uno studio della Regione Sicilia, registra un indice di abusivismo fra i più alti dell’Isola.

“Non c’è due senza tre?”, si chiede ancora il Movimento 5 Stelle in una nota. “Speriamo di no. Esortiamo l’Amministrazione Motta a non perdere l’ennesima occasione. Belpasso ha bisogno dei fondi regionali destinati a sostenere le spese per la demolizione delle opere abusive!”.

“Il Gruppo del M5S di Belpasso – recita il comunicato – da due anni prova a sensibilizzare gli esponenti dell’Amministrazione Motta/Caputo tentando di convincerli ad accedere alla linea di finanziamento utile a dare un po’ di respiro al bilancio comunale in tema di repressione dell’abusivismo”.

“Addirittura nel 2021 – prosegue il gruppo – il capo dell’Amministrazione Motta/Caputo, durante un consiglio comunale del 23 novembre 2021, enunciava: “Al Fondo di rotazione per demolizione, voglio assolutamente partecipare (…) sicuramente ci attiveremo per partecipare. Chiaro, noi abbiamo stanziato, lo scorso bilancio, ben € 200.000 perché siamo stati intimati a iniziare le demolizioni Sono stati preparati 4 progetti, quindi le demolizioni inizieranno a brevissimo con i fondi del bilancio scorso e se possiamo svincolare delle somme attingendo a questo fondo rotazione, sicuramente lo faremo”.

“Naturalmente – spiegano i 5 S – l’Amministrazione comunale non partecipò mai a quel bando e così il costo delle demolizioni rimase allora, come tutt’oggi, sulle spalle dei cittadini belpassesi. Questo è ciò che succede quando anziché programmare e studiare i bandi, la politica locale che governa Belpasso da vent’anni si occupa di altro”.

“Il decreto assessoriale n. 81 del 27 marzo 2023 – conclude il movimento di Conte – è uscito in Gazzetta lo scorso 7 aprile. Il termine scade il 7 maggio: il M5S spera sempre che dagli sbagli si possa imparare e che Belpasso possa prendere questi fondi. Ci rimane un unico quesito: cosa sceglierà di fare, l’Amministrazione?”.

Redazione