“Locali fortemente fatiscenti”,  “omessa comunicazione all’Autorità di P.S. delle generalità delle persone alloggiate” (art. 109 T.U.L.P.S.) ed altri presunti reati, sono stati riscontrati dai Carabinieri della stazione di Santa Venerina (Catania), in collaborazione con il Nucleo Anti Sofisticazione e Sanità del capoluogo etneo e con il Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre, nell’ambito dei controlli finalizzati a verificare il rispetto dei requisiti igienico sanitari ed il possesso delle autorizzazioni prescritte presso diverse strutture socio-assistenziali residenziali che offrono assistenza tutelare, prestazioni alberghiere, ed attività ricreativo-culturali.

Le attività ispettive effettuate presso una comunità alloggio per anziani di Santa Venerina si sono concluse con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di una 63enne, titolare della struttura, per “omessa comunicazione all’Autorità di P.S. delle generalità delle persone alloggiate” (art. 109 T.U.L.P.S.).

L’ispezione ai locali della struttura ha inoltre consentito ai Carabinieri di accertare come la donna abbia modificato la planimetria autorizzata dall’A.S.P., adibendo un locale deposito a camera da letto per gli alloggiati così come un altro locale, destinato ad ufficio, è stato adibito a posto letto.

Sono state rilevate altresì carenze degli standard igienico sanitari nei locali adibiti a servizi igienici, trovati fortemente fatiscenti, motivo per cui i militari dell’Arma, hanno proposto la chiusura dell’attività all’Autorità competente.

Nella foto: i Carabinieri della Stazione di Santa Venerina (Catania)

Redazione