Dal Forum civico “Catania può” riceviamo e pubblichiamo:

“L’esperienza dei tavoli progressisti ha mobilitato in queste settimane centinaia di persone ed energie morali e intellettuali nuove e sopite, delle quali Catania, nella situazione drammatica che vive, non può fare a meno. È stata un’occasione straordinaria che ha consentito a cittadine e cittadini, esperte ed esperti, giovani e anziani, mettendo in comune competenze e risorse personali, in ogni parte della realtà urbana, dal centro alle periferie, di affrontare con libertà e franchezza tutti i temi drammatici della vita della città: dalla vivibilità urbana all’emergenza ambientale, dai servizi sociali alla scuola, dalla mobilità all’emergenza abitativa, dalle politiche per sviluppo e lavoro alla gestione dei beni comuni, dalla salute alla soluzione del problema dei rifiuti”.

“È stata un’esperienza che ha consentito di costruire più che un programma elettorale, piuttosto una vera e propria Carta dei diritti delle catanesi e dei catanesi del prossimo futuro. Tutto questo è solo l’inizio. Raccogliendo la richiesta delle tante persone e realtà civiche con le quali si sono intrecciati rapporti e confronti, riteniamo sia fondamentale che i tavoli continuino, sia pur in forma semplificata e su singoli temi, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, come forma di dibattito, elaborazione e proposta aperta e permanente di cittadinanza attiva nella e per la città. Invitiamo le forze politiche del campo progressista con le quali abbiamo avviato questo percorso a mostrare piena responsabilità ponendosi all’altezza dell’elaborazione compiuta, delle speranze e delle attese suscitate”.

“Va ora compiuto – entro il termine fissato della metà di marzo – nel confronto tra le forze politiche, il percorso di individuazione del/la candidato/a e della squadra che potranno interpretare e fare vivere questo progetto. Sono molte e molti le donne e gli uomini, della società civile e degli spazi di militanza politica, del mondo delle associazioni e del sapere, che possono interpretare questo progetto; e non semplicemente per raccogliere un consenso elettorale, ma per fare rinascere, con spirito di servizio e ricostruzione, quella politica per i beni comuni e dei beni comuni che a Catania è stata assassinata da interessi, egoismi, speculazioni, mafie”.

“Dobbiamo con dispiacere, ma senza alcuna sorpresa, registrare nel complesso un dibattito politico, al di fuori dei tavoli progressisti e sul merito delle questioni serie e drammatiche, ancora poverissimo e che vede, da un lato, polemiche sterili e miopi o ancor peggio il profilarsi di candidature personalistiche, nostalgiche, assolutamente inadeguate per storia e modalità di sviluppo alle potenzialità ed ai drammi di Catania; dall’altro, il riproporsi di avidi cartelli di potere ed interessi che hanno già “mangiato” più volte la città, ma il cui appetito non è né sarà mai sazio”.

“A questi schieramenti, in un’ottica democratica, ci permettiamo di rivolgere una promessa. Non consentiremo che la politica, vera, partecipata, fatta di idee libere, speranze reali, drammi in carne ed ossa, aliena da narcisismi e pavidità, venga un’altra volta messa al bando dalla vita di questa città. La cultura e il pensiero progressisti hanno ripreso piede per restare a Catania. Invitiamo dunque tutte e tutti gli interessati per la presentazione del documento finale frutto dei tavoli progressisti martedì 14 marzo alle ore 17,30 presso la sala E7 della Ciminiere di Catania”.

Nella foto: il municipio di Catania. In primo piano la Fontana dell’elefante

Il Forum Civico CataniaPuò