“Il presidente della giunta regionale siciliana, Renato Schifani, ha nuovamente sollecitato al dipartimento del Turismo l’invio di una relazione e di tutta la documentazione relativa alla partecipazione della Regione Siciliana alla prossima edizione del Festival internazionale del cinema di Cannes, in quanto nulla, ad oggi, nonostante l’urgenza, è ancora pervenuto alla Presidenza”. E’ quanto si legge nel sito della Regione, dopo l’accusa di “spese folli ” nei confronti del governo siciliano per aver impegnato 3,7 milioni di Euro per la promozione pubblicitaria della Sicilia al prossimo Festival cinematografico di Cannes (nel 2022, l’assessore  regionale Manlio Messina (Fratelli d’Italia), per analoga iniziativa, ha speso 2,2  milioni di Euro).

Ieri il successore di Messina, Francesco Paolo Scarpinato (anche lui FdI), ha dichiarato che avrebbe risposto immediatamente a Schifani, ma oggi sul sito della Regione, il presidente dell’esecutivo ha sollecitato il suo assessore di presentargli una dettagliata relazione, segno che ancora l’elaborato non è stato approntato.  

Ma le accuse delle opposizioni (su cui anche la Corte dei Conti sta cercando di fare luce) non riguardano solo Cannes: ci sono investimenti per centinaia di migliaia di Euro in pubblicità che riguardano anche il programma “Ballando con le stelle” o il rapporto con Publitalia.    

“Nel dettaglio – prosegue la nota di Palazzo d’Orleans – il presidente ha specificato che gli approfondimenti richiesti dovranno essere circostanziati e riguardare anche tutta l’attività istruttoria e, in particolare, l’attività di affidamento secondo l’art. 63 del Codice degli appalti (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara)”. 

Con il documento inviato, Schifani ha chiesto inoltre chiarimenti anche sui motivi della mancanza della fidejussione e in merito alla procedura in materia di certificazione antimafia, “non apparendo, allo stato, convincenti quelli dedotti in decreto”. La relazione e gli atti richiesti, inoltre, dovranno essere corredati da documentazione audiovisiva relativa alla edizione 2022 della manifestazione. 

Offrendo l’ausilio della segreteria generale, del dipartimento regionale del Bilancio e Tesoro e dell’ufficio legislativo e legale, il presidente Schifani ha precisato che, “in esito agli approfondimenti”, l’amministrazione regionale dovrà necessariamente valutare, tra le azioni da intraprendere, anche quelli in autotutela, totale o parziale, compresi gli atti cautelari, anche di sospensione, nell’ipotesi in cui si riscontrino responsabilità di qualsiasi tipo che possano causare danno, anche solo potenzialmente e anche solo d’immagine, alla Regione Siciliana”.

Nella foto: il presidente della giunta regionale siciliana, Renato Schifani

Luciano Mirone