A vent’anni minaccia di uccidere i Carabinieri intervenuti perché chiamati – attraverso il 112 – per una rissa segnalata a Paternò (Catania) in via Biella. Ad arrivare sul posto, sono stati i militari della vicina Motta Sant’Anastasia, che hanno arrestato in flagranza il 20enne, residente a Paternò, responsabile di resistenza a pubblico ufficiale.

Nel corso di un servizio perlustrativo, intorno alla mezzanotte, l’equipaggio del pronto intervento è stato attivato dalla centrale operativa a seguito della chiamata di un cittadino che segnalava una lite in corso.

“Giunti sul posto – è scritto nella nota -, i militari non hanno riscontrato alcuna rissa, bensì la presenza dell’autore della chiamata al 112 NUE, un giovane del posto, il quale non ha avuto neanche il tempo di esporre i fatti accaduti poiché, proprio in quel mentre, è sopraggiunto il 20enne che immediatamente, senza alcuna remora per la presenza dei Carabinieri, ha cominciato ad inveire contro di lui per aver richiesto il loro intervento”.

“Il 20enne si è scagliato anche contro gli stessi militari ricoprendoli d’insulti e minacce di morte, nonché strattonandoli e tentando poi la fuga che è stata però resa vana dai militari che lo hanno raggiunto dopo una corsa a piedi”.

“In quel frangente il giovane si è gettato a terra minacciando di ucciderli a colpi d’arma da fuoco, tanto che, visto il suo stato di agitazione, i militari lo hanno posto in sicurezza e portato in caserma con l’ausilio di una pattuglia di rinforzo, quindi lo hanno posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto”.

Nella foto: la Compagnia dei Carabinieri di Paternò (Catania)

Redazione