Debutta il 27 gennaio, in prima nazionale nella Sala Futura del Teatro Stabile di Catania, “Devi avere paura”, spettacolo musicale scritto e interpretato da Guia Jelo, con la regia suggestiva e molto particolare di Francesca Ferro e con i testi di Francesco Pulejo e Aldo Nicolai.

I costumi sono di Giovanna Giorgianni. Sul palco anche la cantante new soul Cristina Russo, con la sua band neo-soul combo, in un tributo, tra gli altri, anche all’artista Amy Winehouse.

Ancora una volta sono centrali, nella produzione di Cinemaset e Antonio Chiaramonte, i temi sociali. “Il nome Sala Futura dello spazio del Teatro Stabile di Catania riservato a spettacoli particolari, un po’ d’élite, super moderni, attuali, di scoperta, di ricerca, non poteva essere più azzeccato di quanto non lo sia in questo momento della mia carriera – commenta Guia Jelo – Mia nonna diceva: ‘Il vecchio seduto e col bastone ancora imparava’. Come dire, ancora ci si può evolvere. La mia evoluzione – spiega l’attrice – è questa spinta che ho verso il teatro, seppur e perché no, nella tradizione, nei tratti di comicità, deve essere moderno e modernizzato, come se avessi vent’anni e fossi all’inizio. Dentro, nel mio teatro della maturità, deve esserci un tema sociale, un tema di rivolta, di ammonimento, di accusa. Il Teatro Stabile di Catania è stato la mia culla e adesso mi accoglie in questo mio proposito evolutivo, in questa mia volontà di suscitare interesse, passione, ilarità su temi importanti, che hanno valore. E per il Teatro Stabile di Catania, che è un ente pubblico, il valore deve essere anche questo”.

Il cast di “Devi avere paura”. Sopra: Guia Jelo in scena

“Devi avere paura”, prodotto e realizzato da Antonio Chiaramonte di Cinemaset, insieme all’associazione Antimafia e Legalità, di cui è presidente l’avvocato Enzo Guarnera, rappresenta un altro grande esempio del significativo e virtuoso percorso compiuto da Cinemaset per l’impegno sociale e la legalità, con una particolare attenzione al mondo delle scuole e dei giovani.

“Lo spettacolo vive delle mie speranze, dello sguardo a qualche rinascita per il futuro dei miei nipoti, della mia veemenza artistica, dei miei tratti di comicità, ma sicuramente anche di dramma, con i due monologhi scritti con coraggio da Francesco Pulejo, sul tema della droga “– prosegue Guia Jelo – Avere come regista Francesca Ferro è una cosa importantissima per me, sul piano della mia evoluzione artistica, ma anche umana. Che dire di Cristina Russo e della sua band? È un inno, un urlo disperato contro la droga, contro il mostro di cui avere paura, che ha ucciso molta arte. Questo testo è anche un atto d’amore per Amy Winehouse, un doloroso mito a cui abbiamo voluto rendere un omaggio e con dei pezzi cover ma, a tratti, personalizzati dallo stile di Cristina Russo”. Lo spettacolo sarà di nuovo in scena il 28 e il 29 gennaio.

Redazione