“Parere negativo”. E’ quello che è stato espresso dall’ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione Siciliana in merito ai requisiti di Federico Portoghese nella qualità di commissario straordinario del Comune e della Città metropolitana di Catania, dopo le dimissioni del sindaco Salvo Pogliese.

Una notizia riportata oggi da lasicilia.it. Il parere, chiesto lo scorso 26 agosto dall’assessorato regionale delle Autonomie locali, è stato depositato lo scorso 5 gennaio.

Scrive l’Ansa che “l’Avvocatura della Regione giunge a un esito negativo circa l’inclusione dei professori universitari, dei ricercatori e dei dirigenti delle università statali, tra coloro che possono ricoprire l’incarico di commissario degli enti locali dell’Isola. Portoghese ha prestato servizio all’Università come dirigente di ruolo, ma l’Ateneo, secondo gli esperti legali, essendo un Ente Autonomo, non rientra nel novero dei presupposti giuridici stabiliti per supplire alla mancanza del sindaco negli enti locali siciliani”.

Nel parere fra l’altro si legge: “Il commissario straordinario deve essere scelto ‘fra i funzionari direttivi dell’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica con almeno cinque anni di anzianità, anche non continuativa, presso il dipartimento regionale delle autonomie locali, che hanno svolto attività ispettive o di vigilanza o di controllo amministrativo o contabile nei confronti degli enti locali o tra i dirigenti, aventi professionalità amministrative, dell’amministrazione della Regione’ o ‘dello Stato, in servizio o in quiescenza o fra i segretari comunali e provinciali aventi qualifica dirigenziale in servizio o in quiescenza”.

“L’organizzazione della magistratura – si legge ancora – non ha alcuna analogia con le altre categorie di lavoratori pubblici, non esistendo, peraltro, al suo interno il ruolo ‘dirigente”.

L’ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione Siciliana – prosegue il documento – “giunge a esito negativo” sulla “inclusione dei professori universitari, ricercatori e dirigenti delle università statali tra i dirigenti dello Stato dotati di ‘professionalità amministrative”.

LA POSIZIONE DEL M5S. Questo il commento del Movimento 5 Stelle di Catania dopo la notizia che si è diffusa in città: “Situazione assurda, suppongo più unica che rara al Comune di Catania e forse in Italia. Dopo la notizia di ieri sul licenziamento della segretaria generale Rossana Manno, il colpo di scena sul commissario straordinario Federico Portoghese, che sembrerebbe non avere i requisiti per il ruolo”.  

“Situazione incredibile – prosegue il capogruppo del M5s al Comune, Graziano Bonaccorsi -, che merita i dovuti chiarimenti a tutela del Consiglio comunale e degli atti votati in aula per il regolare svolgimento dell’attività. Per questo motivo depositerò formale richiesta di seduta straordinaria di consiglio per comprendere cosa stia accadendo e quali i potenziali rischi per l’amministrazione e per il Consiglio comunale”.

LA POSIZIONE DEL PD. “Ma è il governo della Regione o le comiche? Come altro definire l’esecutivo di centrodestra guidato da Schifani che smentisce, atto dopo atto, il governo precedente, di centrodestra, guidato da Musumeci? Nei giorni scorsi nomine di sottogoverno a soggetti senza requisiti. E oggi, a pochi mesi dalle amministrative, si apprende che l’ufficio legislativo e legale della Regione avrebbe emesso un parere secondo cui Federico Portoghese,  nominato al posto del sindaco (di centrodestra) dimesso, non avrebbe i requisiti per ricoprire il ruolo affidatogli dal precedente governo (di centrodestra)”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo a proposito del parere negativo sulla nomina del commissario straordinario della città metropolitana di Catania, Federico Portoghese. 

Nella foto: il commissario straordinario al Comune di Catania, Federico Portoghese

Redazione