E’ sposato e con figli, ha 42 anni, vive a Paternò (Catania), ma all’amante (di undici anni più grande) dice di essere un single, al punto da chiederle di coronare la loro “storia d’amore” a Taormina (il luogo romantico per antonomasia), in una casa affittata per l’occasione.

Dopo un mese lui insiste per proseguire la “liaison sentimentale” nella vicina Calatabiano nell’appartamento di lei: non è un posto romantico come Taormina, ma in amore, si sa, qualsiasi luogo è meraviglioso per coronare un “sogno”.

Ogni tanto lui sente l’esigenza di assentarsi per qualche giorno (il tempo di far ritorno in famiglia a Paternò), ma anche questo fa parte degli imprevisti dell’amore.  Fino a quando non scatta un altro imprevisto: lei decide di interrompere il legame in modo irreversibile. Apriti cielo! Da quel momento iniziano gli atti persecutori dell’uomo nei confronti della donna. Atti che si sono conclusi ieri grazie all’intervento dei Carabinieri della stazione di Calatabiano che hanno arrestato il 42enne per “atti persecutori” nei confronti dell’ex fidanzata. 

La segnalazione è arrivata in serata come “richiesta di aiuto” al Numero Unico Emergenza dei Carabinieri. Al telefono, la donna che qualche giorno prima aveva sporto denuncia nei confronti dell’ex convivente.

La signora, infatti, aveva informato i militari dell’Arma della grave situazione di disagio che stava affrontando da qualche mese, a seguito della decisione di lei di interrompere la relazione sentimentale con l’ex, iniziata nell’agosto 2022.

“L’uomo – scrivono i Carabinieri – , dopo essersi presentato come single, pur essendo sposato con figli, l’aveva convinta prima ad affittare una casa a Taormina (Messina) dove i due convivevano per circa un mese poi, annoiato, aveva insistito per trasferirsi a casa di lei a Calatabiano dove di tanto in tanto si allontanava per qualche giorno per tornare ‘in famiglia”.

“La relazione – proseguono i militari – sin dall’inizio era stata intercalata da brevi periodi di serenità, momenti di forti tensioni, liti furibonde, vessazioni, umiliazioni e minacce gravi concretizzate in danno della 53enne, nel mese di ottobre scorso, in plurimi danneggiamenti alla sua autovettura. Quest’ultima, dopo essere stata costretta dal 42enne a licenziarsi dal suo impiego, con la minaccia di scenate improvvise sul posto di lavoro, aveva acconsentito ad intraprendere con lui numerosi viaggi comprensivi di vitto e alloggio”.

“La donna – secondo l’Arma – , dopo aver dato fondo ai risparmi di una vita (circa 35 mila euro), saldando più volte il conto per il vizio del gioco dell’uomo, incalzata pure dalla famiglia di lui che lo ‘reclamava’, già agli inizi del mese di settembre scorso, si è determinata a lasciarlo”.   

“I Carabinieri sono tempestivamente intervenuti in via Oberdan dove hanno trovato il 42enne che, non intendendo ‘mollare’ la presa sulla donna, oltre a minacciarla di morte, aveva iniziato a pedinarla continuamente nonché a presentarsi improvvisamente a casa”.

I militari hanno sorpreso l’uomo mentre, a bordo di una Fiat 500, tallonava a breve distanza l’auto della donna che, temendo per la sua incolumità aveva chiamato il 112. Sottoposto a controllo è stato anche trovato in possesso di un coltello.

Il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Redazione