“Bisogna formare una classe dirigente coerente “, questo il commento espresso da Giovanni Burtone, deputato all’Assemblea regionale siciliana (Ars) e sindaco di Militello in Val di Catania, in merito alla crisi d’identità che sta vivendo il suo partito: il Pd.

Lo abbiamo intervistato per capire, da vecchio militante qual è (Burtone ha fatto parte per molti anni della Democrazia cristiana), quali sono i problemi che attanagliano la sua formazione politica. Eletto recentemente all’Ars con oltre cinquemila voti, nello scorso giugno è stato riconfermato per la seconda volta (con oltre il 70% di preferenze) primo cittadino di Militello .

On. Burtone, il PD è in crisi. Perché secondo lei ? Quali sono gli errori?

“Il Partito Democratico ha radici  nella storia della sinistra riformista e del cattolicesimo democratico. Il Pd deve impegnarsi a realizzare i diritti civili e sociali per tutti e non solo per una parte esigua della popolazione. Penso che ci sia stata una difficoltà oggettiva a comunicare la nostra azione protesa a dare coerenza al nostro agire politico”.

Come vede il nuovo Partito democratico?

“Strettamente collegato a questi temi. Bisogna impegnarsi concretamente per renderli concreti”.

Chi dovrebbe essere, secondo lei, il nuovo segretario del partito?

“Non credo che il problema sia nella persona, quanto nell’identità del partito e di una classe dirigente veramente coerente con le indicazioni programmatiche”.

Chi sono le persone emergenti?

“Mi pare che ci siano Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, ma questo, ripeto, non è il problema principale. Penso che sia più significativo dare una classe dirigente che porti avanti i valori di un partito dalla grande tradizione e dalla grande cultura”.

Chi dovrebbero essere i vostri alleati ?

“Bisogna dar voce ad un centrosinistra comprensivo di tutte le anime. Ciò deve avvenire attraverso la condivisione di un programma e anche con un atteggiamento di tutti rispettoso delle diverse storie politiche”.

Chi potrebbe essere il candidato del centrosinistra alle elezioni amministrative 2023 del Comune di Catania?

“E’ necessario formare una coalizione di persone di alto livello e poi fare le primarie. Soltanto dopo si potrà parlare di una candidatura di valore per una poltrona delicata come quella di sindaco di una città dai mille problemi”.

Qualche giorno fa l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una “manovrina” di  420 milioni di euro. Quali sono stati i motivi che hanno indotto il suo partito ad esprimere parere negativo?

“Noi l’abbiamo migliorata, dando risposta ai Comuni, con un contributo maggiore per i costi dell’energia elettrica e del gas, per evitare che i servizi di illuminazione pubblica e di riscaldamento dei locali municipali fossero ridimensionati. Abbiamo contribuito ad aggiungere risorse per la sanità, con la speranza che vengano utilizzate per l’abbattimento delle lunghe liste d’attesa. La manovra del centrodestra ci è sembrata non rispondente ai bisogni delle esigenze economiche della Sicilia. La maggioranza ha inserito delle proposte che ci sono sembrate di stampo clientelare. Ecco perché abbiamo votato negativamente.”

La destra italiana, secondo lei, è matura per far parte di una destra europea davvero moderna?

“Mi auguro che la destra italiana diventi europea. Finora ci sono stati atteggiamenti contraddittori. Seguiamo con attenzione questa evoluzione e vedremo quali saranno gli atti concreti nell’azione di governo in armonia con l’Unione Europea. E’ questa la vera sfida”.

Ci consenta di riservare l’ultima domanda al suo Comune. Militello in Val di Catania, nel 2022, è stata scelta come “borgo più bello della Sicilia”. Cosa manca a queste comunità  (non solo alla sua) per spiccare il volo dal punto di vista turistico?

“Diverse cose. Basti pensare, ad esempio, che manca una giornata specifica per i borghi, anche se la relativa Associazione sta lavorando con grande impegno per mettere al centro della politica nazionale sia la promozione dei borghi, sia il miglioramento strutturale e dei servizi di queste importanti comunità. Bisogna lavorare, ma sono ottimista”.

Nella foto: il deputato all’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Burtone, sindaco di Militello in Val di Catania (immagine Qds)

Giuseppe Russo