“Il Comune di Paternò ha già perso, restituendoli alla Regione oltre 20 mila euro, ed altrettanti ne perderà in questi giorni. L’attuale Amministrazione in sostanza butta al vento decine di migliaia di euro che potrebbero servire per bitumare le strade e garantire altri servizi essenziali, come scuole e asili per i bambini, perché non ha adottato nessuna forma di democrazia partecipata. Chiederò delucidazioni agli uffici nei prossimi giorni, rendendomi anche disponibile a lavorare, a questo punto, per le annualità correnti, con l’obiettivo di evitare di perdere queste somme che potrebbero essere spese per la collettività”. 

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Martina Ardizzone, a proposito dell’elenco pubblicato dalla Regione in cui figura il Comune di Paternò (CT) tra quelli inadempienti per le spese di almeno 2% dei trasferimenti agli enti con forme di democrazia partecipata ossia adottando il bilancio partecipativo. Si tratta della L.R 5/14 che li sanziona, inoltre, alla restituzione di tale somma.

“Anche per l’annualità 2019 – ricorda Ardizzone – il comune di Paternò è stato sanzionato alla restituzione di 20.531 €. Durante il mandato consiliare, insieme al gruppo del Movimento 5 stelle, ho presentato vari atti, tra cui note e interrogazioni ed emendamenti al bilancio con la previsione di spesa della somma ma questi sono sempre stati bocciati dalla maggioranza consiliare. La Regione ha già predisposto le verifiche anche per l’annualità successiva quindi a breve verrà pubblicata la sanzione anche per il 2020″.

“Non comprendo – conclude la deputata del M5S – i motivi per cui l’Ente sia così ostinato a non adempiere alla normativa, rimanendo uno dei pochi Comuni ormai a non avviare questo strumento del bilancio partecipativo. Farò in modo che i miei concittadini non perdano ulteriori soldi e servizi a causa della miopia politica dell’attuale sindaco”.

Nella foto: il municipio di Paternò (Catania)

Redazione