“Il sindaco di Belpasso (Catania) si dimetta, ha disatteso tre impegni presi su osservatorio legalità, rimozione barriere architettoniche e organismo ‘salva suicidi”. Il Movimento 5 Stelle del comune etneo attacca il primo cittadino Daniele Motta su questi tre punti che sarebbero rimasti inevasi.

“Il Consiglio comunale di Belpasso – dice la nota- aveva impegnato la Giunta Motta a realizzare tre punti concreti. Esistono tre mozioni approvate all’unanimità dai consiglieri comunali ma rimaste disattese che, se esistesse ancora il buon senso, dovrebbero indurre l’amministrazione comunale a trarre le conclusioni dal proprio fallimento politico”.

“L’Osservatorio della legalità – prosegue il comunicato – , declamato dall’attuale maggioranza e votato da tutti i gruppi consiliari, si è arenato nelle sacche di una burocrazia dalla quale chi governa questa città non sa o non vuole uscire”.

“Anche sulla mancata rimozione delle barriere architettoniche – dice il M5S di Belpasso -, il governo cittadino retto da Daniele Motta si è giocato la credibilità”.

“L’Organismo di composizione della crisi da sovra-indebitamento, voluto dal M5S – seguita il documento -, e approvato da tutto il consiglio comunale, doveva essere un aiuto per cittadini ed imprese in difficoltà. L’ennesimo obiettivo fallito da Motta & co”.

“La compagine politica nata nel 2013 – spiegano i pentastellati -, e riconfermata nel 2018 dal patto tra l’ex sindaco Caputo, l’ex presidente del consiglio Licandri e il deputato Zitelli, da tempo è finita. L’unico impegno su cui è ancora attiva è il gioco del tirarsi addosso l’un l’altro gli stracci attraverso comunicati stampa e sondaggi elettorali senza esiti. Della soluzione dei problemi della città si guardano bene dal parlare”.

Nella foto: il sindaco di Belpasso (Catania), Daniele Motta

Redazione