“Catania, una città in forte declino, con un inesorabile peggioramento della qualità della vita: è sporca, caotica, buia e con un indice di povertà in continuo aumento”. E’ un brano del documento indirizzato a tutte le forze politiche impegnate nella corsa elettorale regionale e nazionale, dalla Cgil di Catania, che oltre a fare una fotografia della situazione attuale, riassume alcune priorità necessarie al rilancio della città.
A sottoscrivere l’analisi del sindacato (primo firmatario il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo), l’Associazione nazionale partigiani (Anpi), l’Arci, AUSER, Confcommercio, Federconsumatori, LegaCoop, Memoria e Futuro, Rete degli studenti medi, Sunia, Udi e UDU. “Sino al giorno prima delle elezioni – si legge nel documento – saranno ben accette nuove adesioni di altri attori economico sociali della città”.
“L’idea di stilare il documento dal titolo ‘Catania e il suo declino visibile. Analisi del presente e opportunità di rinascita’, risponde a una necessità di rinascita reale, anche in vista dell’ utilizzo dei fondi del PNRR che – si legge nella nota- ci mette tutti in una posizione di responsabilità storica”.
Il documento, la cui prima parte propone un’analisi e che si conclude con alcune proposte, ribadisce infatti che “le prime richieste di finanziamento dei fondi del PNRR avanzate dal Comune di Catania non guardano alle reali esigenze della collettività”.
“Le urgenze economico-sociali – è scritto – riguardano le politiche su lavoro, l’industria, il welfare, la sanità, l’istruzione, le periferie, l’abitare, l’ambiente, la mobilità, la sicurezza”.
La Cgil e le forze sociali che hanno sottoscritto il documento, “sottolineano l’importanza delle politiche di legalità segnalando la necessità di introdurre nei programmi la lotta alla mafia e la vigilanza nel sistema degli appalti e chiedono in particolare più attenzione ai comparti lavorativi che in questi mesi post pandemici e di conflitto russo-ucraino ricorrono al lavoro nero e all’applicazione di alcuni contratti pirata; una realtà che si è diffusa in modo preoccupante”, soprattutto nel terziario, nel commercio e nel turismo”.
Fondamentale, secondo la Cgil e le associazioni, sarebbe rendere “fruibili gli asili nido a partire da dicembre e fino ai primi di giugno” e non da dicembre come invece accade da anni; ma anche attuare “una volta per tutte una medicina del territorio, che a Catania continua a essere una grande assente; servirebbe soprattutto alle donne, ai soggetti fragili, ai disabili e agli anziani. Crediamo che serva un rafforzamento dei consultori anche ipotizzando l’utilizzo dei finanziamenti del PNRR. I Presidi territoriali di assistenza (PTA) sono essenziali perché rappresentano la possibilità concreta di accedere alle cure senza passare dal pronto soccorso e senza svuotare quest’ultimo”.
Il sindacato e i sodalizi firmatari auspicano “un Patto vero, e non certo a senso unico, con la Regione siciliana” che punti a risolvere l’ emergenza educativa, visto che ben18 mila ragazzi dai 12 ai 16 anni non sono andati a scuola: “ci riferiamo al 22% dei nostri giovanissimi. Ai nuovi aspiranti amministratori chiediamo anche che riferiscano circa le loro politiche sull’edilizia scolastica”.
Il sindacato chiede ai futuri parlamentari, ancora una volta, nuove assunzioni nelle scuole cittadine. Il rilancio del turismo di prossimità, del Porto come nuovo asset strategico, della Zona industriale da troppo tempo lasciata al suo destino, la necessità di valorizzare l’aeroporto Fontanarossa in un’ottica internazionale e di scambi e di far fronte all’aumento dei costi energetici, sono considerati aspetti fondamentali per il rilancio della città.
E infine – non in ordine di importanza- sindacato e associazioni chiedono di non lasciarsi sfuggire le opportunità relative ai progetti di St Microelectronics e 3SUN, aziende sono in procinto di avviare investimenti importanti: “A breve capiremo come queste scelte impatteranno anche sull’indotto e dunque con nuove occasioni di sviluppo e di lavoro. Anche su questo punto il confronto con chi si candida a governare la Regione Siciliana e a sedere nel Parlamento è necessario”.
Il documento si conclude con un appello: “Catania, nonostante tutte le sue fragilità, è ancora un centro economico e sociale ricco di opportunità che aspettano solo di essere colte da chi governa ma senza un coinvolgimento complessivo di istituzioni, parti sociali, associazionismo, il suo futuro rischia di rimanere appeso a un filo. Per questo riteniamo non più rinviabile una vera e propria mobilitazione di quanti, ogni giorno, si spendono per gli altri e per il bene comune con coraggio, passione e dedizione”.
Nella foto: il panorama di Catania con lo sfondo dell’Etna
Redazione
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