Caterina Chinnici accoglie la proposta del Pd e si candida alla presidenza della Regione Sicilia con i Progressisti, malgrado la clamorosa rottura Pd-M5S consumata a un mese dal voto. “Ringrazio il Partito Democratico – dice la figlia del magistrato ucciso in via Pipitone Federico nel 1983 – per la nuova proposta di candidatura e per le manifestazioni di sostegno e di fiducia che mi sono state rivolte sia dalla Direzione regionale che dai vertici nazionali”.

“L’uscita del MoVimento 5 Stelle dal campo progressista – seguita l’ex parlamentare europea – ha stravolto lo scenario, azzerando di fatto lo schema delineato con le primarie di coalizione, ma questo non preclude l’apertura di un nuovo corso. Non volterò le spalle agli elettori, quelli che hanno votato alle primarie e anche i tantissimi altri che sono pronti a sostenermi riponendo, di questo sono certa, precise aspettative nella mia storia, dandomi una consegna di responsabilità della quale, nel mio ruolo guida, intendo essere garante”. 

“Metto nuovamente a disposizione il mio amore per la Sicilia, il mio impegno – aggiunge Caterina Chinnici – nella consapevolezza che il percorso prospettato è ora più difficile. A maggior ragione, per questo, mi aspetto che con la giusta unità di intenti si creino in tutti i sensi, anche sul piano delle alleanze, i presupposti i per lavorare in totale armonia al progetto di rinnovamento che abbiamo in mente per la Sicilia”.

Nella foto: la candidata dei Progressisti (Pd-Movimento 100 Passi) alla Regione Sicilia, Caterina Chinnici

Redazione