E’ stata celebrata questa mattina nell’atrio di Palazzo delle Aquile la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice alla presenza del Sindaco, Roberto Lagalla, dei consiglieri comunali, delle Autorità civili e militari. 
“Oggi il dialogo di amore e di vita tra Santa Rosalia e il suo Signore diventa anche il dialogo di amore e di vita tra Rosalia e tutti noi – ha detto l’arcivescovo nell’omelia – Tra la Santuzza e la sua città, e qui, in questa Casa comunale, con quanti sono chiamati a governarla, cioè ad amarla con passione, dedizione totale e fedeltà. A prendersi cura con amore dell’amata. Diventa il nostro cantico d’amore per Palermo. Signor Sindaco, Lei e quanti – speriamo al più presto – la collaboreranno, siete stati deputati a questo: ad amarla, a prendervi cura di questa città. Palermo ha bisogno di essere amata. Con le parole e con i fatti”.

“Palermo – ha aggiunto il presule – è una città che si deve rialzare, una città che ha bisogno di una nuova primavera, che si lasci alle spalle il rigido inverno che la travolge. Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Puglisi per questa città cercano soci d’amore”. Invito subito raccolto dal sindaco Roberto Lagalla.

“La nuova amministrazione comunale – ha osservato – deve essere guidata da una politica del fare, dell’incontro e della solidarietà. Il Festino è l’occasione per affidare alla Santuzza e alla sua benevolenza le speranze della nostra città.     L’arcivescovo Lorefice ha consegnato alla nuova amministrazione comunale un incoraggiamento, ma anche un monito, affinché possa lavorare in maniera efficace e generosa, in modo da poter aiutare i cittadini, invece di pensare a se stessa e ai propri privilegi”.

A seguire, il tradizionale omaggio floreale dei Vigili del Fuoco alla statua di Santa Rosalia, posta in cima al Palazzo delle Aquile, omaggio accompagnato dal suono dei tamburi. 

Nella foto: l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice

Ansa