Il sindaco di Belpasso (Catania) parla del Piano regolatore generale scaduto da quasi 20 anni (con la nuova legge: Piano urbanistico generale, Pug) ed attacca il Comitato civico “La Belpasso che vogliamo”, formatosi di recente per chiedere un nuovo strumento urbanistico, e un Consiglio comunale “aperto” agli interventi dei cittadini. Motta definisce il Comitato “fortemente politicizzato” dai “soliti noti” che “fanno passerella” e “mostrano i muscoli” per le prossime elezioni comunali. L’intervento del primo cittadino è stato fatto ieri sera in occasione del Consiglio e scaturisce da una domanda del consigliere Santi Borzì sui motivi per i quali non è stata ancora convocata – sul tema – una seduta “aperta” del civico consesso. Questo l’intervento di Motta.     

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“Piano regolatore generale (Prg). L’altro giorno abbiamo fatto una riunione di maggioranza. Siamo in un punto in cui, in base a quello che abbiamo fatto fino ad oggi, di dovere scegliere se andare avanti col Prg (abbiamo già adottato il piano regolatore di massima) o annullare tutto e partire col Pug (Piano urbanistico generale, ndr.). Questa è una scelta secondo me importante che come Consiglio comunale dovremmo fare…”.

“E’ vero che si è costituito un Comitato civico per parlare del Piano regolatore, ma è vero che questo Comitato civico, mio malgrado devo dire, è fortemente politicizzato. Infatti nei due incontri che abbiamo fatto, non è emerso il dato propositivo sul Piano regolatore, ma è emersa solamente una passerella politica, prima alla Biblioteca comunale, e poi, tramite l’ex deputato del consigliere Caserta (il sindaco si riferisce alle recenti dimissioni di Damiano Caserta dal Movimento Cinque Stelle, ndr.), onorevole Ciancio, è stata  chiesta un’audizione in Commissione regionale (la Commissione regionale Ambiente e Territorio che si occupa degli strumenti urbanistici, ndr.), a mio avviso senza senso, perché la Regione a Belpasso… (incomprensibile)”.

“Siamo arrivati là, abbiamo esposto i fatti e abbiamo chiuso la discussione, con una punta polemica, ovviamente, dei ‘soliti noti’ di questo Comitato, che sono stati candidati sindaci, che sono portaborse dello stesso onorevole, non dico i nomi ma l’abbiamo capito tutti, quindi il Comitato civico, se fosse civico, avrebbe tutto il mio rispetto, ma siccome civico non è, ma è un Comitato politico, ha comunque il mio rispetto, ma comunque va trattato in altro modo”.

“Il Consiglio comunale (il sindaco si riferisce alla richiesta di Consiglio comunale ‘aperto’ all’intervento dei cittadini, chiesto dal Comitato per discutere dello strumento urbanistico scaduto da quasi 20 anni, ndr.) io penso sia opportuno farlo nel momento in cui tutti assieme prima decidiamo se vogliamo andare avanti col Prg o vogliamo annullare tutto il lavoro fatto fino ad ora con il Prg e partire con il Pug: perché se noi in giunta deliberiamo che scegliamo il Pug, annulliamo tutto il lavoro fatto fino ad ora e si va avanti col Pug…”.

“Detto questo, nulla osta che possiamo fare un Consiglio comunale aperto e fare parlare tutti sul Prg, ma le assicuro, consigliere Borzì, che sarebbe anche in quel caso una passerella politica sempre dei ‘soliti noti’, perché i cittadini non sono mai venuti da me ad espormi questo problema. Però è chiaro che la politica deve occuparsene, e deve occuparsene con i rappresentanti eletti dal popolo…”.

“Poi il Consiglio comunale aperto ci sta, ma come abbiamo notato tantissime volte… diventano una passerella di chi non ha voce in questo Consiglio comunale… Però… prendiamoci un paio di settimane di tempo per capire dove vogliamo andare, perché il Prg, secondo me, possiamo chiuderlo in tempo più breve, ma con la vecchia legge. Con la nuova legge ci sono delle limitazioni molto più importanti, però c’è una visione completamente diversa di città, che punta al non più consumo di suolo, alla rigenerazione urbana”.

“Che poi sulla rigenerazione urbana bisogna capire anche come comportarsi, perché non sono così convinto della rigenerazione urbana, perché se noi buttiamo giù tutte le vecchie case che ci sono nel centro storico snaturiamo il centro storico. Dice…ma non sono case di valenza storica, perché non sono in zona storica, ma tu lo snaturi, perché tutte le vecchie case le butti giù e fai tutte case nuove…”.

“Così come non sono convinto, anche perché sono andato a studiarmelo, della questione del ‘certificato verde’. Andatevele a leggere queste cose, sono quanto meno contraddittorie, quindi se ci mettiamo tutti a studiare su questo argomento, qualcosa di buono esce”.

“Il Piano regolatore, dalla passata Amministrazione, è stato ‘internalizzato’: è stato revocato un incarico e dato all’Ufficio tecnico comunale. Io ho dichiarato in maniera molto candida e autocritica che l’Ufficio tecnico comunale non può più occuparsene e ho detto che per potere andare avanti col Piano regolatore daremo un incarico esterno, trovando i fondi consigliere, perché poi ci volunu ‘i soddi, perché parliamo di fondi importanti per fare un Piano regolatore: ci vogliono gli studi geologi, la Vas e tutto quello che ne consegue…”.

“Scegliamo se andare avanti col Prg o se vogliamo fare il Pug. Questa è una scelta che dobbiamo fare noi, non può farla la città, né il Comitato civico e neanche gli ex sindaci o candidati sindaci. Che lei pensi alla bontà di quel Comitato, assolutamente, tutti i cittadini che si occupano della Cosa pubblica ben vengano, ma devono farlo in maniera intellettualmente onesta, cosa che io ravviso che non sia stata fatta da questo Comitato, e mi assumo la responsabilità di quello che dico senza problemi. Quindi io non parteciperò più alle riunioni di questo Comitato, perché a fronte di una discussione che si poteva esaurire in dieci minuti, sono state ore ed ore di passerelle, di accuse e di illazioni”.

“La convocazione in Commissione regionale, atto assolutamente inutile, che anche lì la presidente della Commissione ha anche detto, ‘perché siamo qua?’, quindi questo Comitato si muove sicuramente per nobili intenti, ma con scarsi risultati pratici… Io non mi sottraggo ad alcun confronto, però dovremmo poter parlare di qualcosa: se dobbiamo solo dire che è scaduto 18 anni fa il Piano regolatore , lo so, se dobbiamo dire che la passata Amministrazione ha iniziato un percorso, lo so, lo sappiamo tutti, c’eri tu, c’ero io, eravamo assessori… Che è cambiata la legge lo sappiamo”.

“Di cosa dovremmo parlare? Se abbiamo argomenti, oltre alle accuse reciproche da poterci fare, facciamolo. Tanto le elezioni si stanno avvicinando, le regionali, le politiche, le comunali, quindi cominciamo a mostrare la dialettica e i muscoli: se vogliamo farlo non ho nulla… (incomprensibile)… Questa Amministrazione dice candidamente che il Piano regolatore, l’Ufficio non può farlo, quindi bisogna ‘esternalizzarlo’, quindi con atto di indirizzo diremo all’Ufficio di preparare una gara per un urbanista esterno che si occupi di Piano regolatore, trovando i fondi in bilancio. Ora, tra pochissimo, prima di ferragosto, se ci riusciamo, porteremo il bilancio in Consiglio, e poi vedrete i numeri… Vedrete i tagli sanguinosi che sono stati fatti a questo bilancio e poi capiremo dove reperire i fondi per il Piano regolatore…”.

“Sempre nella famosa seduta del Comitato civico, si accusava l’Amministrazione di non avere avuto accesso ai fondi per i Piani regolatori, quelli che erano stati stanziati dalla Regione. Abbiamo anche in questo caso, sia io che l’ingegnere Nicosia, spiegato… che partecipando a quel bando non avremmo preso i soldi, perché avevamo molti punti in meno rispetto a quelli che hanno avuto il Piano regolatore in scadenza prima del 2003”.

“Dobbiamo andare avanti. Prima della fine di questa Amministrazione, vorrei segnare un percorso che le future Amministrazioni non potranno più revocare”.

Nella foto: il sindaco di Belpasso (Catania), Daniele Motta

Redazione