“Il comune di Belpasso nel 2021 ha perso il contributo regionale per la redazione del Piano Urbanistico Generale e rischia di perdere anche quello del 2022”. Un rischio concreto che è emerso dall’incontro-audizione fra la commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana e il Comitato di cittadini “La Belpasso che vogliamo”, alla presenza della presidente della stessa Commissione Giusi Savarino e della deputata del Movimento 5 Stelle Gianina Ciancio.
“Il Sindaco di Belpasso Daniele Motta – spiega la parlamentare del M5S – ha comunicato di aver inviato una nota in assessorato per chiedere di rimanere nel regime della legge urbanistica del ’78. Visto che la nuova legge prevede contributi per la redazione del PUG, ovvero il nuovo strumento urbanistico che ha sostituito il PRG, seguire la vecchia norma significherebbe non poter disporre del contributo della Regione”.
“Sollecitiamo l’amministrazione di Belpasso – sottolinea Ciancio – a convocare nel più breve tempo possibile il Consiglio Comunale, bloccare l’istruttoria sul vecchio PRG, così come suggerito dal Dirigente del Dipartimento Urbanistica in sede di audizione, e avviare il percorso previsto dalla nuova legge”.
“Si tratta di un passaggio propedeutico e necessario – dice la deputata – per partecipare al nuovo bando della Regione. Non farlo significa prendersi la responsabilità di perdere dei fondi che potrebbero aiutare la comunità ad elaborare un piano regolatore nuovo, sostenibile e condiviso”.
“Da anni, per voce del nostro consigliere comunale Damiano Caserta (capogruppo del M5S, ndr.), chiediamo all’amministrazione belpassese di coinvolgere il consiglio e i cittadini nella riattivazione dei lavori sulla programmazione urbanistica, senza ricevere, purtroppo, risposte chiare”.
“A livello regionale – conclude Ciancio – incalzeremo il governo a stilare quanto prima le linee guida per il certificato verde e per rimpinguare il fondo destinato ai comuni, così come richiesto dal Comitato ‘Belpasso, la città che vogliamo”.
Redazione
Agli amici Antonino Girgenti, Vito Sapienza, Luciano Mirone e Antonino Recupero, dico ma c’era bisogno di scomodare la IV Commissione Territorio ed Ambiente per sentirsi dire giustamente dal Direttore del Dipartimento Urbanistica della Regione Siciliana quello che è scritto nella nuova Legge urbanistica della regione siciliana approvata nell’agosto del 2020 e che sembra un purpurri di copia ed incolla di articoli presi da altre leggi regionali ? La prossima amministrazione, differente dall’attuale, non appena si insedierà bandirà un concorso pubblico europeo perché venga redatto da una personalità al di sopra degli interessi locali, scelta sulla base delle qualità professionali e non del dialetto usato, un Piano Urbanistico Generale Ecologico allineato con le più avanzate direttive europee in materia di politiche energetiche rinnovabili, uso edificabile equilibrato del territorio, ampliamento del perimetro del Parco dell’Etna gestito da un nuovo regolamento più flessibile che qualifichi non solo le aree naturali ma anche quelle antropizzate, mobilità eco-sostenibile e condivisa da tutti i comuni del territorio etneo, spinta verso uno sviluppo mediterraneo innovativo ed ecologico dell’area industriale di Piano Tavola caratterizzato da una seria e puntuale applicazione dell’economia circolare anche nella gestione dei rifiuti senza pregiudiziali, rigenerazione, secondo i criteri della bioedilizia, del capoluogo e delle frazioni, oltre ad un recupero dei suoli incolti per rivitalizzare l’economia agricola e l’allevamento sia alle pendici dell’Etna che in pianura e renderla fruibile in armonia con i parchi urbani esistenti e di prossima progettazione, creazione di una nuova area artigianale accompagnata da centri di formazione professionali per lo sviluppo di attività artigianali tradizionali ed innovative. Non è un libro dei sogni ma una proposta di normale amministrazione fattibile in qualsiasi comune normalmente amministrato che amministrazioni precedenti ed attuali non sono in grado di ideare e di gestire per limiti culturali ed interessi lobbistici, professionali, finanziari, politici, economici.