Sono accusati di aver commesso un paio di rapine nel catanese, nei comuni di Viagrande e San Giovanni la Punta, con metodi violenti, a prescindere dall’entità del bottino arraffato. Per questa ragione, su delega della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, i Carabinieri della Stazione di Viagrande hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale etneo nei confronti di un 39enne e un 56enne, entrambi di Aci Sant’Antonio, gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso, entrambi detenuti presso la Casa Circondariale di Enna per altra causa.

Il momento in cui la telecamera registra la rapina commessa alla farmacia di Viagrande (Catania). Sopra: un altro fotogramma, ma questa volta si nota la pistola usata (cerchiata di rosso). A destra i Carabinieri della Stazione che hanno indagato insieme alla magistratura

“Lo scorso 17 marzo – scrivono i militari – , secondo quanto emerso dall’attività investigativa, seppur in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio tra le parti, i due avrebbero realizzato un assalto ad una centralissima farmacia nel comune di Viagrande”.

“In quell’occasione – aggiungono – , intorno alle 12.30, si sarebbero presentati all’interno dell’esercizio commerciale col volto celato da una mascherina protettiva e con cappuccio in testa. Uno dei due impugnava una grossa pistola a tamburo con la quale avrebbe minacciato un atterrito impiegato, mentre il complice, scavalcato il bancone, avrebbe arraffato i soldi in quel momento contenuti in cassa, circa 800 euro. Quindi i presunti autori sono riusciti a fuggire a piedi in direzione di piazza San Mauro”.

“L’immediato allarme – si legge nella nota – aveva consentito ai militari di ricostruire fattivamente le fasi dell’assalto e, soprattutto, di acquisire elementi per la loro identificazione. La loro fuga era stata infatti documentata con l’ausilio di vari sistemi di videosorveglianza che hanno consentito ai militari di constatare l’utilizzo da parte dei presunti malviventi di una Volkswagen Golf, parcheggiata in una stradina nei pressi della piazza San Mauro ed intestata ad uno di loro”.

“Anche le fattezze fisiche – secondo i Carabinieri – erano state riconosciute dai militari per la conoscenza diretta dei personaggi che si sarebbero resi responsabili, tra l’altro, di un’altra recente rapina perpetrata ai danni di un ufficio di spedizioni di via Etna, nel comune di San Giovanni La Punta. Nella circostanza, i due malviventi, unitamente ad un terzo complice (la sorella del 56enne attualmente agli arresti domiciliari per la vicenda), erano stati intercettati ed arrestati nella flagranza di reato in via Ficarazzi di Catania nei pressi della piazza Santa Maria di Gesù”.

Sono tuttora in corso le attività d’indagine da parte dell’Arma per verificare la riconducibilità di ulteriori analoghi episodi criminali realizzati dal terzetto di rapinatori.

Redazione