“Il miglior sindaco, la migliore antimafia. Siciliani entrambi. Un quarto dei cittadini li segue, un quarto segue i mafiosi, due quarti stanno a vedere”. Il “miglior sindaco” e la “migliore antimafia”, secondo l’autore del post, sono Leoluca Orlando, primo cittadino uscente di Palermo, e Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia dell’Assemblea regionale siciliana fino a poche settimane fa, e oggi candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione. Entrambi raffigurati accanto a Falcone e Borsellino.

Riccardo Orioles, storico fondatore del giornale I Siciliani (assieme a Giuseppe Fava), lancia una provocazione. E dopo le elezioni di Palermo, che hanno visto la vittoria del neo sindaco del centrodestra Roberto Lagalla, appoggiato (anche se lui pubblicamente ne ha preso le distanze) da due “simboli” del “favoreggiamento a Cosa nostra” come Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Sicilia, e Marcello Dell’Utri, fondatore di Forza Italia, entrambi condannati con sentenza passata in giudicato, scrive un post sui Social che ha un significato preciso: chiamare a raccolta quel “quarto di Sicilia” attorno a due figure prestigiose dell’antimafia per fronteggiare “l’altro quarto” in un momento di “grande distrazione di massa”. 

Poche righe per dire che “il sindaco che viene ora, nobile intellettuale con tocco e toga, lo portano gli amici di Dell’Utri e Cuffaro: non politici sospettati, ma proprio gente condannata per mafia”.

“La prossima commissione antimafia – scrive Orioles – sarà presieduta, chissà, dal buon Marcello o dai suoi numerosi amici milanesi e palermitani”.

“Leoluca e Claudio continueranno a lavorare per tutti noi. Se li ringraziate va bene, se li dimenticate va bene lo stesso. Non lavorano per farsi ringraziare. Lavorano per la dignità siciliana, per quella cosa che sfiora, grazie al lavoro dei fessi vivi e di quelli morti, anche coloro che dignità e Sicilia non sanno neanche che cosa sia”.

Nella foto: l’immagine realizzata da Riccardo Orioles che vede Fava e Orlando accanto a Falcone e Borsellino

Redazione