Il Presidio partecipativo del Patto del fiume Simeto denuncia “lo stato di abbandono di un tratto della Strada provinciale 228, nei pressi del Ponte di Pietralunga (sito significativo dal punto di vista storico e naturalistico, ndr.) e chiede la convocazione tempestiva di una conferenza dei servizi”.

A lanciare il grido d’allarme gli agricoltori e gli allevatori della zona che, attraverso il Presidio, cercano di far sentire la loro voce evidenziando “la parziale distruzione del tratto iniziale della strada che dalla sinistra idraulica adiacente al ponte si sviluppa verso nord-ovest, nella direzione dell’ex regio allevamento dei cavalli e di contrada Cannicciola”.

“Si tratta – scrive il Presidio – di una fondamentale via di accesso ai terreni produttivi degli agricoltori locali. Inoltre, questo tratto di strada è stato anche di cruciale importanza durante gli incendi della scorsa estate in quanto ha consentito più facilmente di accedere ai fondi agricoli e di intervenire prontamente. Il suo costante processo di dissesto è stato più volte segnalato dagli stessi agricoltori formalmente alla Città Metropolitana di Catania, senza che questo però determinasse alcun riscontro”.

L’abbandono denunciato dagli agricoltori e dagli allevatori del fiume Simeto e rilanciato dal Presidio partecipativo del Patto. Sopra: un tratto di strada dissestata nei pressi del Ponte Pietralunga

In assenza di risposte – afferma la nota -, alcuni agricoltori hanno ripristinato, con fondi propri, il tratto di strada per oltre 40 metri, installando delle gabbionate in pietrame. Tuttavia, l’alluvione dello scorso autunno ha reso vano ogni loro tentativo, in quanto l’ingrossamento del fiume ha distrutto gli argini provvisionali raggiungendo la strada sino a distruggerla quasi totalmente”.

Dichiara David Mascali, presidente del Presidio Partecipativo: “Non possiamo che raccogliere l’appello degli agricoltori che vivono e lavorano nei pressi del fiume, offrendo loro la massima solidarietà e rilanciando con forza l’appello affinché gli enti preposti si attivino tempestivamente, con la massima disponibilità ed apertura a fornire un supporto concreto, per quanto possibile”.

“Rilanciamo – aggiunge Mascali – in particolare la richiesta della convocazione tempestiva di una conferenza dei servizi che metta intorno allo stesso tavolo gli enti preposti alla gestione del bacino fluviale e della viabilità nella zona, indispensabile per lanciare un segnale di vicinanza delle istituzioni in particolare a quanti, con tanta fatica ed enormi problemi, portano avanti le loro attività agricole nel nostro territorio”.

“Il Presidio – seguita il comunicato – già nello scorso gennaio aveva denunciato l’urgenza di questi interventi e vuole ulteriormente sollecitare la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, il Genio Civile, la Città Metropolitana di Catania e il Comune di Paternò affinché attuino politiche di pronto intervento per consentire l’accesso ai fondi rurali ed elaborino una progettualità che risolva il dissesto relativo al tratto di strada in questione”.

“Tali azioni – si legge – possono salvaguardare un bene di storia recente, costituito da un piccolo pontile e/o imbarcadero, portato alla luce a seguito dell’esondazione del fiume. Infatti, il pontile, attivo per il transito pedonale e animale sino a 70 anni fa, rappresenta un manufatto di probabile valenza archeologica da studiare e tutelare”.

“Il Presidio Partecipativo – conclude il documento – si rende da subito disponibile a dare un contributo pro attivo, partecipando ad una conferenza dei servizi, che sarebbe auspicabile convocare in tempi brevi, o a qualunque altra iniziativa che le istituzioni riterranno opportuno intraprendere”.

Redazione