Un piano di “rigenerazione” complessiva che interesserà i comuni di Belpasso, Mascalucia, San Pietro Clarenza e Camporotondo Etneo, in particolare i quartieri marginali che insistono sui territori di questi quattro centri a due passi da Catania. Si tratta di zone che saranno collegate da una serie di infrastrutture, in modo da rendere omogeneo l’intervento di riqualificazione.   

Un progetto che ha il fine di “rigenerare” specifiche aree periferiche intervenendo a più livelli, dalla dotazione di servizi (aiuole, marciapiedi, parchi, rampe per diversamente abili, aree ricreative, piste ciclabili, impianti a risparmio energetico) alla viabilità da e per Catania, partendo dal punto nodale rappresentato dal Parco Monte Ceraulo (Mascalucia).

Il tutto spiegato questa mattina nella Sala Consiliare del Municipio di Mascalucia dove si è svolta la conferenza stampa che aveva come oggetto l’approvazione del bando Pnrr sulla rigenerazione urbana cui hanno partecipato, con successo, 32 comuni dell’Area Metropolitana.

Dei 60 milioni di Euro previsti per l’intera Area, circa 8 milioni e 250 mila andranno ai Comuni del distretto formato da Mascalucia (capofila), Belpasso, San Pietro Clarenza e Camporotondo Etneo.

“Il comune di Mascalucia – si legge nella nota – , unitamente agli altri tre comuni e ai loro rispettivi assessori al ramo e tecnici, ha svolto un importante ruolo di coordinamento ed è stato fortemente determinato nel proporre una progettualità efficace caratterizzata dalla ferma volontà di potenziare il sistema di mobilità sia su ferro che su gomma”.

“Il sistema su ferro (metropolitana e ferrovia) – prosegue il comunicato dei quattro comuni – è già in essere, mentre il secondo sistema sorgerà mediante la creazione di una GreenWay che fornirà ai comuni dei territori pedemontani una via preferenziale di collegamento da e per la città di Catania. L’intero sistema integrato consentirà di poter utilizzare i mezzi pubblici in maniera più funzionale e sostenibile decongestionando il traffico veicolare ed offrendo occasione per un notevole risparmio sia in termini di energia che di inquinamento prodotto”.

“L’intero sistema – spiega il documento – permetterà a tutti i poli così intercettati, sia lungo la Green Way, che nella Circum Rail, di poter riconnettere a rete ogni comune dell’intera area metropolitana catanese, coniugando la stessa in un organico modello di trasporto efficiente e sostenibile”.

“Partendo dalla visione d’insieme – si osserva nella nota – ogni sindaco ha parlato della propria area di intervento: Vincenzo Magra (Mascalucia), ha detto che si interverrà nel territorio di Massannunziata dotando di servizi essenziali i quartieri marginali e dando maggiore risalto al territorio di Madonna della Sciara che è direttamente a contatto con i comuni limitrofi”.

“Il sindaco di Belpasso, Daniele Motta, ha specificato che con i 3 milioni verranno riqualificati i villaggi del Pino e delle Ginestre: questi verranno collegati con una seconda Green Way, che arriverà dalla XII Traversa di Belpasso, ma questa volta mediante risorse interne”.

“Il sindaco Vincenzo Santonocito (San Pietro Clarenza) ha dichiarato che con questi fondi (1 milione e 200), si interverrà in particolare sulla contrada Belvedere, area intorno ai 60 mila metri quadri e che sarà attraversata dal secondo lotto della strada dell’Etna”.

“Filippo Privitera (Camporotondo Etneo) ha detto che gli interventi prevedranno la riqualificazione di tutta l’aria di via Umberto all’interno del nodo Green Way che parte da Mascalucia fino a Belpasso, un’area che necessita di servizi importanti, quali pavimentazione, verde, etc, che darà decoro e dignità ad un nodo che è all’interno della progettazione più ampia della Città Metropolitana di Catania”.

Prossimi step saranno di natura tecnica, bisognerà formalizzare, infatti, la progettazione definitiva per poi passare all’aggiudicazione delle gare d’appalto. Tempo massimo per la “fine dei lavori”, il 2026.

Nella foto: i sindaci Daniele Motta (Belpasso), Vincenzo Magra (Mascalucia), Vincenzo Santonocito (San Pietro Clarenza) e Filippo Privitera (Camporotondo Etneo)

Redazione