Catania. Era giovane ed era stato ucciso nell’agosto di due anni fa. Il motivo non era riconducibile né ad un atto di eroismo né al caso. Secondo i Carabinieri di Catania l’omicidio era ad un regolamento di conti tra famiglie appartenenti a gruppi contrapposti della criminalità catanese, della quale il ragazzo faceva parte. 

Quindi – sempre secondo l’Arma – quel murales che riproduceva il suo volto, che qualcuno aveva realizzato tra via Idria e via Biblioteca, nei pressi di Piazza Dante (dove è ubicata la Compagnia dei carabinieri), non rappresenta un “simbolo” da emulare, ma viceversa una immagine da rimuovere. 

E così stamattina – secondo la nota dell’Arma – il ‘dipinto’ è stato rimosso da alcuni incaricati del comune alla presenza dei Carabinieri unitamente ai colleghi della Polizia di Stato che hanno assicurato il regolare svolgimento delle operazioni, a seguito di richiesta avanzata al Comune di Catania dal Comando Compagnia Carabinieri di Piazza Dante. In relazione all’imbrattamento del muro è stata inoltre informata l’Autorità Giudiziaria”.

Nella foto: i Carabinieri di piazza Dante a Catania

Redazione