È appena stato approvato all’Assemblea regionale siciliana (Ars) lo schema di progetto di legge voto che impegna il Parlamento nazionale a ripristinare i tribunali soppressi e rivedere le competenze territoriali degli Uffici Giudiziari siciliani. 

“Dopo avere incassato l’ok in Commissione Affari Istituzionali, presieduta dall’ on. Stefano Pellegrino, primo firmatario della legge voto, via libera anche dal Parlamento siciliano”, dice in un comunicato stampa lo stesso parlamentare siciliano di Forza Italia. 

“Ha vinto il buon senso – aggiunge Pellegrino -, evitando inutili disagi per l’amministrazione della giustizia a seguito della soppressione dei tribunali di Nicosia, Mistretta e Modica”.

“Ricordo – prosegue il presidente dell’apposita Commissione – che sono molteplici le criticità nate dalle soppressioni dei tribunali e dalle modifiche delle competenze territoriali della circoscrizione dei Tribunali di Marsala e Sciacca”.

“Tralasciando i problemi tecnici, non si possono non includere i problemi arrecati ai residenti di Comuni come Salaparuta, Poggioreale, Partanna, Gibellina e Santa Ninfa che devono, con difficoltà, affrontare decine di chilometri (per le precarie condizioni della viabilità) per raggiungere il Tribunale di Sciacca”. 

“Penso infine agli addetti ai lavori – conclude Pellegrino – costretti a subire disagi per la nuova ripartizione. Adesso spetterà al parlamento nazionale dare seguito a quanto approvato oggi in Assemblea, perché la giustizia deve essere a portata di tutti, senza alcuna distinzione”.

“Non posso che compiacermi di come si è chiusa la vertenza”, afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, Luisa Lantieri. “Ho seguito i lavori sin dall’inizio della Legislatura, quando nella finanziaria del 2018 proposi lo stanziamento di 150 mila euro per favorire il ripristino dei tribunali soppressi di Nicosia, Mistretta e Modica. Oggi che l’Aula approva lo schema di legge voto, non posso che essere soddisfatta perché di tale norma, ho contribuito alla realizzazione già dalla commissione affari istituzionali di cui sono componente. Inoltre, avendo superato lo scoglio dell’approvazione in Aula, proporrò che le somme stanziate nella finanziaria del 2018 – poi accantonate per via della soppressione dei tribunali – siano nuovamente garantite a tutela di un’amministrazione della giustizia più dignitosa, sia per gli addetti ai lavori che per i cittadini, senza distinzioni di sorta”. 

Nella foto: il Tribunale di Mistretta (Messina)

Redazione