Apprendiamo dagli organi di stampa che uno studente italiano è deceduto durante un soggiorno studi negli Stati Uniti. Secondo alcune fonti, Claudio Mandia, minorenne originario di Battipaglia (SA) potrebbe essersi suicidato dopo essere stato posto in isolamento per aver copiato un compito.
“Ove venisse accertata la notizia lascerebbe trasparire plurime violazioni dei diritti umani (dignità, libertà personale, sottoposizione a trattamenti disumani, libertà di movimento), potendo tali condotte aver indotto il giovane al suicidio”.
Lo dice il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, che ritiene “gravissimo” il fatto accaduto a Claudio. Il Coordinamento esprime alla famiglia la propria vicinanza, associandosi “all’incommensurambile dolore” e invita le autorità statunitensi ed italiane “ad intervenire nella vicenda affinchè sia accertato quanto avvenuto”.
Invita inoltre la direzione dell’ente formativo “a rendere pubblico il sistema sanzionatorio utilizzato chiarendo se e quando sia stato applicato e se, oltre alla misura punitiva, siano state adottate misure rieducative e, soprattutto, sia stato
dato adeguato sostegno psicologico all’alunno e siano stati avvisati i genitori”.
Invita, altresì, “tutti i lavoratori e gli alunni dell’ente formatore a comunicare alle autorità quanto in loro conoscenza, includendo la presenza di eventuali prassi punitive non rinvenibili nel regolamento dell’ente, ma sistematicamente applicate nell’ambito dei corsi offerti”.
Sarà possibile inviare comunicazioni anche al nostro indirizzo di posta elettronica: coordinamentodirittiumani@gmail.com
Nella foto: il giovane studente Claudio Mandia
Redazione
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