Ancora una fumata nera un merito alla procedura di licenziamento per 130 lavoratori avviata da Pfizer nello stabilimento di Catania. “Purtroppo – dicono i sindacati all’unisono – dall’azienda nessuna proposta concreta”. Ergo: “Si torni subito al tavolo di crisi”. E nel frattempo preannunciano uno sciopero per il prossimo 4 marzo.

A renderlo nodo, a conclusione della riunione che si è tenuta questo pomeriggio nei locali di Confindustria, sono le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, esprimendo “profonda rabbia e delusione per l’atteggiamento ancora una volta tenuto dalla multinazionale del farmaco”.

“Non ci sarà, dunque, alcun ‘congelamento’ della trattativa”, si legge nella nota dei sindacati. Lo stesso  assessore regionale del Lavoro Antonio Scavone, per prendere tempo, aveva rinviato a data da destinarsi il tavolo di crisi regionale.

“Ancora una volta – dichiarano gli esponenti sindacali – Pfizer, con i vertici dell’ufficio risorse umane Carmelo Fornito e Giuseppe Cassarà, si è presentata al tavolo di confronto senza una proposta concreta, ribadendo l’insufficienza degli investimenti, ma soprattutto senza quel piano industriale che avevamo richiesto sia nel corso primo incontro, sia alla presenza dell’assessore Scavone e del prefetto Maria Carmela Librizzi, chiedendo il ritiro del procedimento di licenziamento collettivo attivato”.

“L’intento di Pfizer – dicono – di far credere in una possibilità di voler condurre la problematica verso un terreno più ragionevole da parte nostra non ha trovato mai condivisione. Ci spiace soltanto che questo atteggiamento, che ovviamente condanniamo, ancora una volta sia stato irrispettoso nei confronti delle istituzioni di Governo e della Regione Siciliana”.

“A questo punto – continuano i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – ci appelliamo alle istituzioni stesse perchè non facciano più sconti nei confronti dell’azienda e del suo management, convocando immediatamente il tavolo di crisi regionale ed invocando anche l’intervento tempestivo del Ministero dello Sviluppo economico”.

E’ chiaro – affermano le organizzazioni sindacali – che, davanti ad un simile scenario lo sciopero del 4 marzo diventa sempre più importante, perchè insieme alle altre convocazioni che nel contempo interverranno ci consentiranno di rivendicare la necessità di tutela per i 130 dipendenti e l’impellenza di conoscere quali sono le reali intenzioni di Pfizer per il futuro dello stabilimento di Catania”.

Per i sindacati hanno preso parte alla riunione i segretari territoriali Carmelo De Caudo (Cgil), Maurizio Attanasio (Cisl), Enza Meli (Uil) e Giovanni Musumeci (Ugl), Giacomo Rota e Peppe Di Natale, segretari regionali di Filctem Cgil e Uiltec Uil, Giuseppe D’Aquila (segretario confederale Cgil Catania), i segretari provinciali Jerry Magno (Filctem Cgil), Giuseppe Coco (Femca Cisl), Alfio Avellino (Uiltec Uil), Carmelo Giuffrida (Ugl Chimici) e le R. S. U. di categoria Graziella Faranna (Cgil), Alessandro Bucolo (Cisl), Mimmo D’Antone (Uil), Anna Greco, Angelo Mirabella e Francesco Cassone (Ugl).

Nella foto: lo stabilimento Pfizer di Catania

Redazione