“Bus turistici sull’Etna, ecco un altro appassionante capitolo. L’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, che nei giorni scorsi aveva richiesto la revoca dell’autorizzazione, a quanto pare ci ripensa, folgorato sulla via di Maletto, e sembra abbia ‘riconsiderato la sua posizione legittimando il provvedimento del Parco’, non si capisce però con quale atto ufficiale”.

Lo afferma la deputata del Movimento 5 Stelle all’Assemblea regionale siciliana, Gianina Ciancio, che attraverso un comunicato denuncia il comportamento “contraddittorio” dell’assessore regionale Toto Cordaro e del dirigente generale Battaglia che “smentiscono se stessi e si contraddicono, visto che la richiesta di revoca era stata formulata con precise prescrizioni”.

“Nel frattempo – afferma Ciancio – il Parco giustifica l’operazione dicendo che, visto che sul tracciato operano già tanti mezzi (di servizio), aggiungere due bus al giorno non sarebbe poi così grave. Chi accede per motivi di lavoro, studio, vigilanza o sicurezza, infatti, continuerà ad accedere e non utilizzerà certo il servizio turistico”.

“Per fortuna – aggiunge la deputata pentastellata- ci sono decine di escursionisti e amanti dell’Etna che, come me, ritengono assolutamente folle questa iniziativa e si sono mobilitati per bloccarla”.

“Attendiamo con fiducia – prosegue Ciancio – il pronunciamento del Tar sul ricorso promosso da ben 8 associazioni ambientaliste. Noi vogliamo vederci chiaro e chiederemo agli uffici le motivazioni e i documenti che attestano il cambio di rotta”.

“Una cosa è certa – conclude l’esponente dei 5S – : questa vicenda dimostra tutta l’arroganza e l’incompetenza del governo regionale. L’unico dato positivo è che non potranno fare i loro comodi ancora per molto tempo, visto che la legislatura volge al termine”.

Nella foto: l’Etna vista dal versante Bronte-Maletto

Redazione