Stavolta il furto voleva commetterlo davanti alla caserma dei carabinieri, per giunta al cospetto dell'”occhio indiscreto” della telecamera di sorveglianza, che lo ha beccato e segnalato alla centrale operativa, dalla quale è scattato allarme. Non si capisce, però, se l’incauto ladro volesse rubare la macchina di proprietà di un militare, oppure gli oggetti riposti all’interno della stessa, fatto sta che – durante la perquisizione – è stato ritrovato con una confezione di profumo d’ambiente asportato dal mezzo. 

Questa la ricostruzione eseguita dei militari dell’Arma. I Carabinieri della Squadra Lupi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato nella flagranza di reato un 31enne di Francavilla di Sicilia (ME) perché gravemente indiziato di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Poco dopo la mezzanotte dello scorso fine settimana, proprio in via Caserma dei Carabinieri, il predetto è stato ripreso dal sistema di videosorveglianza del Comando Provinciale mentre unitamente ad un altro individuo con fare sospetto si aggirava tra le auto parcheggiate negli stalli riservati.

Immediatamente veniva dato l’allarme e alcuni militari della Squadra Lupi, appena rientrati da un altro servizio, si sono precipitati all’esterno della caserma. All’apertura del portone, uno dei due malintenzionati si è dato alla fuga mentre il suo complice, che già aveva infranto il vetro della portiera posteriore di una Mercedes classe A e stava rovistandone l’abitacolo, è stato sorpreso e bloccato dai militari, nonostante l’iniziale resistenza opposta (nella circostanza, uno dei due militari intervenuti tempestivamente ha riportato una live lesione ad una mano).

L’uomo è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di un martello frangivetro, nonché di una confezione di profumo da ambiente appena asportata dalla Mercedes, di proprietà di un militare.

Il giudice ha convalidato l’arresto del 31enne, disponendone gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Nella foto: la pattuglia dei Carabinieri davanti al Comando provinciale dell’Arma di Catania, che ha eseguito l’arresto

Redazione