Rilanciare l’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania – il quarto d’italia – attraverso la privatizzazione della struttura e la realizzazione della pista per i voli intercontinentali. Questo l’auspicio del sindacato Ugl per  il nuovo anno.   

“A soffrire più di tutti – afferma Mario Marino, segretario provinciale della federazione Trasporto aereo – in questo periodo di pandemia, è stata la parte dell’handling e dei servizi aeroportuali che ha dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali in dosi massicce per il personale stabile, senza potere dare un concreto aiuto ai lavoratori a tempo determinato”.

“In più – dice Marino – abbiamo assistito alla turbolenta vicenda di Alitalia, oltre ad un rimescolamento delle carte nell’ambito dell’offerta sui voli da e per Catania che ha mutato il quadro, rendendolo sicuramente lontano dalla migliore prospettiva per il territorio”.

E’ un momento – spiega – che per noi aeroportuali continua ad essere molto complicato, ma non smettiamo mai di sperare in una rapida ripresa per il rilancio del settore che nel nostro territorio è tra le attività più rilevanti impiegando migliaia di lavoratori”.

Ci auguriamo – ha evidenziato Marino – che il 2022 possa essere, tra le altre cose, anche l’anno dell’aeroporto Vincenzo Bellini con la tanto attesa definizione dei lavori per l’interramento di un tratto della linea ferroviaria in prossimità della stazione Bicocca. Intervento che, come Ugl, invochiamo da molti anni essendo indispensabile per quell’auspicato adattamento della pista aeroportuale per consentire l’arrivo di voli intercontinentali”.

“In più – aggiunge – crediamo nella necessità di massima chiarezza, da parte degli attori in campo, sulla privatizzazione dello scalo catanese. Argomento ormai da diversi mesi al centro di una indefinibile diatriba tra le parti interessate, che ha peraltro coinvolto anche l’assetto della Camera di commercio”.

“Il nostro sindacato – sostiene il sindacalista – non ha mai avuto alcuna preclusione a parlare di eventuale cessione ai privati dell’aeroporto se questa porterà indubbi benefici alla stessa struttura e ai lavoratori ed al territorio”.

“Non vogliamo – dice Marino – che lo scalo più attivo del sud Italia, il quarto in tutta la nazione, sia oggetto di una faida tra fazioni volta solo a minare l’ulteriore crescita del traffico passeggeri e merci. Su questo, insieme alla continua attenzione nei confronti della gestione del sito aeroportuale da parte di Sac, la Ugl sarà pienamente vigile”.

Redazione