“In maniera del tutto inaspettata mi ritrovo a commentare l’ennesimo atto che riporta indietro le lancette della mia esperienza da Sindaco”. Questo il commento “a caldo” scritto circa 40 minuti fa sui Social (che ha suscitato la solidarietà di parecchi estimatori) dal sindaco di Catania Salvo Pogliese, dopo la sospensione di 14 mesi del primo cittadino, decisa oggi pomeriggio dal Tribunale del capoluogo etneo.
“Oggi pomeriggio – scrive Pogliese – ho ricevuto dal Prefetto una nota, in assenza di una ordinanza da parte del Tribunale, che mi comunica la sospensione dalla carica di Sindaco; il tutto con una interpretazione della normativa, a giudizio di illustri giuristi errata, in contrasto con la stessa ultima sentenza della Corte Costituzionale nei miei confronti, che ha sancito la ‘natura giuridica cautelare e non sanzionatoria della sospensione”.
“La stessa legge Severino – afferma il sindaco – sarà sottoposta a referendum in primavera e ci sono numerosi disegni di legge per modificarla, dopo l’analoga vicenda che ha coinvolto per ultimo il sindaco del Pd di Reggio Calabria”.
“Ho lasciato un comodo seggio a Bruxelles – spiega – e l’immunità parlamentare che mi avrebbe tutelato dall’applicazione della Severino, per servire la mia Città”.
“Astenendomi per sensibilità istituzionale dallo svolgimento delle funzioni di Sindaco – conclude Pogliese -, aspetterò i chiarimenti del caso prima di fare tutte le opportune valutazioni e assumere scelte consequenziali”.
Nella foto: il sindaco di Catania, Salvo Pogliese
Redazione
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