“Non tutti gli sfollati di via Castormarino a Catania avranno il risarcimento. Per la precisione la metà, secondo quanto si apprende resterà a bocca asciutta”.

Due anni fa il crollo. Oggi la beffa. E’ la vicenda degli abitanti di una palazzina di via Castromarino a Catania, costretti a sfollare, due anni fa, a causa del crollo improvviso dell’edificio avvenuto mentre in zona si svolgevano i lavori per la nuova tratta della Metropolitana. Una storia incredibile, sulla quale il Movimento 5 Stelle prende nuovamente posizione. Per domattina alle 10 intanto una conferenza stampa è stata indetta dagli stessi sfollati e si svolgerà di fronte alla struttura crollata. 

“Quando finalmente la vicenda, lunga ormai due anni, degli sfollati di via Castromarino, sembrava conclusa, è arrivata un’altra, indigeribile, doccia fredda”, scrive il una nota il Movimento di Conte. “La CMC – aggiunge – non risarcirà tutte le famiglie sfollate, ma solo la metà di queste”.

“Siamo vicini – dicono i rappresentanti del M5S di Catania – ai cittadini che si sono trovati costretti ad abbandonare le loro case in seguito al crollo avvenuto in corrispondenza degli scavi per la metropolitana. In quell’occasione, lo ricordiamo, solo per miracolo non ci scappò il morto”.

“Ma il calvario di quelle famiglie non si è ancora concluso”, aggiungono i pentastellati. “Il sindaco Pogliese, infatti, da un lato ha firmato diverse ordinanze in cui dichiara inagibili tutte le abitazioni attigue al crollo e intima ai proprietari di metterle in sicurezza, dall’altro ha cantato vittoria per un accordo a metà, che lascia fuori dalla trattativa diversi nuclei”.

“Continueremo a sostenere queste famiglie nella loro battaglia – conclude il comunicato – e ci attiveremo presso tutte le sedi istituzionali per fare in modo che ottengano le giuste risposte”.

Nella foto: la palazzina di via Castromarino, a Catania, dopo il crollo due due anni fa

Redazione