A Bronte (Catania) Poste Italiane comunica la “possibile temporanea riduzione dell’orario di apertura dell’ufficio postale”, annunciandola come una “misura idonea ad arginare gli effetti” della quarta ondata della diffusione del covid 19, atta a “garantire la continuità nell’erogazione del servizio alla cittadinanza”.

Il sindaco della cittadina etnea Pino Firrarello legge la nota come “un maldestro tentativo per camuffare la grave carenza di personale che da tempo provoca lunghe code fuori l’Ufficio postale e scrive contro i vertici di Poste Spa”.

In passato più volte Firrarello ha avuto modo di criticare la qualità dei servizi resi all’utenza dalle Poste. Quando, in questi giorni, ha ricevuto la lettera del condirettore generale di Poste Spa, Giuseppe Lasco, ha preso carta e penna e non le ha certo mandate a dire.

Ma vediamo intanto cosa scrive Poste Spa. 

“Gentile Sindaco, nelle ultime settimane, la situazione epidemiologica nel Paese è in costante peggioramento a causa del progressivo innalzamento della curva dei contagi da Covid-19. In tale contesto, Poste Italiane sta monitorando l’andamento degli impatti della quarta ondata, in termini di tutela della salute sia della clientela che dei propri dipendenti, al fine di approntare repentinamente ogni misura idonea ad arginarne gli effetti e garantire la continuità nell’erogazione del servizio alla cittadinanza. Alla luce di ciò, tale scenario potrebbe comportare nel suo Comune una temporanea riduzione dell’orario di apertura degli uffici postali ivi presenti”.

E vediamo cosa risponde il sindaco.

“Come potete mai pensare che noi possiamo credere che l’idea di ridurre l’orario di ufficio sia a tutela degli utenti e per contrastare la diffusione del covid? E’ soltanto figlia della sopraggiunta necessità di Poste Italiane di ottimizzare l’utilizzo del personale in servizio decimato dal proliferare dei contagi da coronavirus, con il risultato di diminuire enormemente la qualità del servizio”.

“Servizio – continua Firrarello – già pesantemente deficitario a causa di una cronica carenza di personale che, al di là dei problemi causati dal covid, è costantemente causa di lunghe code all’esterno dell’Ufficio postale e tempi di attesa che per gli utenti che a Bronte sono inaccettabili, superando di gran lunga i limiti della ‘vergogna’ per chi organizza un servizio importante come quello offerto da Poste Italiane”.

Per Firrarello la lettera del condirettore di Poste Spa è soltanto “un puerile tentativo di mascherare una difficoltà causata dall’ostinata condotta di Poste Italiane a non voler potenziare con altro personale l’ufficio di Bronte, che ogni giorno garantisce un considerevole volume di operazioni con altrettanti profitti per la società”.

Per questo rivolgendosi a Poste Spa conclude: “Invece di inviare lettere irridenti e dileggianti, assumete il personale che manca: affronterete le emergenze, come quella in atto, con maggiore serenità”.

Nella foto: Bronte (Catania). Fila sotto la pioggia davanti all’Ufficio postale

Redazione