Seicentodieci positivi attivi a Belpasso (Catania) contro i 524 di ieri, con 5 persone ricoverate in ospedale. La curva dei contagi aumenta in modo costante anche in questo centro dell’Etna di quasi 30mila abitanti. Il sindaco Daniele Motta lo chiama “questo assurdo trend di contagi”, un trend “crescente che al momento non sembra volersi arrestare”.

Sul fronte scuola, dopo la velata polemica di ieri fra il primo cittadino belpassese e il leader del suo movimento, Nello Musumeci, fondatore di Diventerà bellissima e presidente della Regione Sicilia sulla chiusura delle aule, oggi si registra un'”unione d’intenti di noi sindaci siciliani”, un’unione trasversale (aggiungiamo noi) che prescinde dalle appartenenze partitiche, che “ha fatto sì che, nell’arco di poche ore, il Governo Regionale ascoltasse le nostre istanze con una necessità fra tutte, NON RIAPRIRE le scuole finché la curva dei contagi non mostrerà concreti segni di ribasso”.

“Sono state – racconta Motta – ore frenetiche di riunioni infinite on line e in presenza, a Palermo, ma alla fine siamo riusciti nel nostro intento: il governo regionale non riaprirà le scuole di ogni ordine e grado per tre giorni, fino al 13 gennaio, data entro la quale si prenderanno ulteriori e più definite decisioni”.

“In questi 3 giorni – prosegue il sindaco – gli studenti non praticheranno la DAD. Nel frattempo, se allo scadere di questo termine, lo riterrò opportuno, mi riservo l’eventualità di scrivere un’ordinanza sindacale con una decisione autonoma, qualora non ritenessi giuste le ipotesi che si paventeranno”.

“Vista la delicata situazione pandemica – puntualizza il primo cittadino – ritengo comunque che gli organi superiori debbano intervenire in maniera generalizzata, non solo nell’ambito scolastico. Fin quando la curva non inizia a scendere è un pericolo non correre ai ripari in maniera drastica perché il problema non deriva solo dalla scuola che rimane uno dei luoghi nei quali meglio si rispettano le regole”.

“Tuttavia- conclude Motta – è stato importante questo seppur provvisorio passo nell’ambito scolastico per poter fare più passi avanti, concreti e sicuri, nel futuro prossimo”.

Redazione