“Percorrere il territorio materano è diventato sempre più difficile. Le vie di comunicazione sono oramai un sogno con strade e ponti abbandonati dall’incuria, dell’incapacità gestionale del sistema politico regionale. Non passa giorno senza registrare incidenti. L’elenco degli episodi è infinito”.

E’ quanto sostengono Pino Giordano e Francesco Stigliano al termine dell’incontro dall’Ugl voluto con il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese.

Nella foto: l’incontro tra il sindacalista dell’Ugl Pino Giordano ( a sinistra) con il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese (a destra). Sopra: un tratto della Strada Cavonica, in provincia di Matera, Basilicata

“L’Ugl – secondo la nota del sindacato – ha voluto questo incontro urgente ritenendo che la Provincia sia bloccata da tante grandi questioni irrisolte”: una delle tante, il grave dissesto della strada provinciale Cavonica.

“Già a settembre del 2013 – affermano i sindacalisti – denunciammo con i fatti tragici di Craco, l’insicurezza di troppe nostre strade. Dicemmo che bastava prendere in esame la provinciale materana 4, dove ancora sono in memoria i festeggiamenti inerenti all’ultimo tratto (7 chilometri circa) inaugurato nel  marzo 2013”.

“L’arteria – si spiega – doveva servire per togliere dall’isolamento comuni come Accettura, San Mauro Forte, Salandra, Stigliano, Garaguso. Cosa sta succedendo, cosa fecero e cosa stanno facendo i politici lucani per salvarci dall’isolamento? Basta percorrere la ‘Cavonica’ per avere un’altra idea. Il suo costo si aggira intono ai 19 milioni di euro, trent’anni per costruirla, tra progettazione e realizzazione. L’ultimo tratto, quello inaugurato nel 2013, era il lotto conclusivo dell’ardito collegamento. Peccato che a distanza di pochi mesi uscirono allo scoperto tutti i difetti che l’Ugl denunciava”.

“Oggi – dicono i sindacalisti – a distanza di anni, versa ancora in condizioni pericolose e di impedimento anche e soprattutto per il 118 per raggiungere l’ospedale più vicino, presenta punti pressoché intransitabili a causa dei diversi movimenti franosi che la interessano”.

“Oltre a ciò, occorre evidenziare una situazione di effettivo pericolo derivante dalla mancanza di un tratto di  guardrail, divelto e mai ricollocato, ubicato in prossimità di un tornante e con un fondo stradale alquanto danneggiato, con grosse buche nella sede stradale e la quasi totale mancanza di regimentazione delle acque, cunette ostruite o mancanti. In alcuni tratti le alberature laterali, mal governate e carenti di manutenzione, pregiudicano la visibilità della stessa”.

“Insomma – proseguono Stigliano e Giordano – l’Ugl denuncia la gravità di tale strada che per certi tratti è addirittura sprovvista di idonea protezione da uno strapiombo che è l’impluvio del sottostante torrente Salandrella. A questo punto per l’Ugl le domande nascono spontanee: sono trascorsi circa 9 anni ma, bisogna per forza aspettare il morto per intervenire? Tra gli amministratori dell’area che percorrono il tratto, nessuno si sente di dover segnalare il pericolo? A tal riguardo, l’Ugl prende atto positivamente della risposta del presidente Marrese, il quale ha detto che ‘sulla questione sollevata dall’Ugl Matera in riferimento alla strada Cavonica, il Presidente già dal mese di giugno 2021 approvava e trasmetteva alla Regione Basilicata una determina per opere di completamento e messa in sicurezza della S.P.4 in un quadro specifico economico per un costo del progetto complessivo di 5 milioni di Euro”.

“Ad oggi – concludono i sindacalisti Ugl – dalla Regione Basilicata non vi è alcuna traccia di concessione del finanziamento dell’opera in questione. Risultato? Rimaniamo con tratti stradali in una condizione pericolosissima di percorribilità. E i parlamentari lucani che fanno? Dobbiamo aspettare che ci scappi il morto per avere risposte? Sullo sfondo, in sintesi, emerge scarsa attenzione e negligenza da parte dell’Ente Regione Basilicata: per l’Ugl Matera le coscienze si svegliano solo quando qualche malcapitato ci lascia la vita”.

Redazione