«La politica come servizio​ e la convinzione profonda che il risorgimento economico e sociale del Sud e della Sicilia debba essere fondato sul protagonismo degli stessi meridionali in un rapporto di salda cooperazione nazionale. È questa l’eredità preziosa di don Luigi Sturzo, tra i protagonisti del pensiero politico del Novecento, padre nobile dell’Autonomia siciliana e del regionalismo italiano, capace di incidere nella storia italiana ed europea».

Lo ricorda il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel 150° anniversario della nascita del sacerdote di Caltagirone don Luigi Sturzo.

«Sono ormai patrimonio di tutti le accuse che il sociologo siciliano muoveva al germe della partitocrazia – aggiunge il presidente Musumeci – quel ‘tiranno senza volto’ capace di occupare lo spazio delle istituzioni, ‘mala bestia’ della democrazia. Avvertiamo oggi sempre di più la necessità di riflettere sui principi affermati da Sturzo, sulla lotta allo statalismo, sull’appello a​ non essere ostaggi degli interessi di parte e sull’esaltazione delle autonomie locali​, per potere guardare al futuro di questa terra con rinnovata fiducia».

Redazione