Il Grande Albergo dell’Etna verrà ristrutturato. La storica struttura ricettiva – inaugurata negli anni ’30 del secolo scorso, che sorge quasi in cima al vulcano, a Piano Vetore, in territorio di Ragalna – che da diverso tempo versava in condizioni fatiscenti, continuerà a rivivere grazie al finanziamento di 1 milione e 300mila Euro stanziati dalla Regione  Sicilia.

Ecco allora che due parlamentari regionali, Anthony Barbagallo e Giuseppe Zitelli, eletti quattro anni fa nel catanese, informano i lettori dell’avvenimento. Il primo è il segretario regionale del Pd e deputato all’Assemblea regionale siciliana, il secondo collega di Barbagallo all’Ars e commissario di Diventerà bellissima – il movimento del presidente della Regione Nello Musumeci – in provincia di Catania. Entrambi al parlamento siciliano sono schierati su fronti opposti, ma stavolta sono stati uniti nel rivendicare il merito del finanziamento. Un paradosso? Un pregio? Non tocca a noi dirlo. Sicuramente un modo di vedere la politica da angolazioni diverse.

Intanto registriamo che – sempre sui Social – c’è un terzo intervento sull’argomento. Quello del presidente del Parco dell’Etna Carlo Caputo (anche lui di Diventerà bellissima) che sulla pagina personale e sulla pagina dell’Ente dice la sua sull’argomento.

Ma vediamo nel dettaglio quello che scrivono i protagonisti di questo episodio. 

“Il rilancio del Grande Albergo dell’Etna – scrive Anthony Barbagallo, primo firmatario della proposta – passa dalla ristrutturazione per aumentarne la ricettività turistica. In Finanziaria era già stato approvato un emendamento a mia firma che prevedeva lo stanziamento di 1 milione e 300 mila euro”.

“Con l’assestamento di bilancio, approvato oggi a Sala d’Ercole – seguita il segretario del Pd – , l’Ars ha individuato l ’Ente Parco dell’Etna quale beneficiario del finanziamento. Da oggi, quindi, parte il conto alla rovescia per l’inizio dei lavori di ristrutturazione”.

Poco dopo arriva il commento di Giuseppe Zitelli: “Con grande soddisfazione annunciamo, quest’oggi, il voto favorevole al Disegno di Legge presentato dal Governo regionale in merito alla ristrutturazione del Grande Albergo dell’Etna”.

“Un passaggio importantissimo – dice il commissario catanese di Diventerà bellissima – sul fronte della ricezione turistica e di una struttura che attendeva da anni risposte concrete. La decisione del Governo regionale va proprio in queste direzioni e nell’ottica di rilanciare un patrimonio pubblico che rischiava di essere compromesso per sempre. Etna e Turismo: un binomio che si rafforza con azioni concrete come quelle del finanziamento del Grande Albergo dell’Etna, la cui competenza passa adesso al Parco dell’Etna”.

Infine Carlo Caputo in due versioni differenti. Il primo in forma personale, il secondo in forma presidente del Parco dell’Etna.

Carlo Caputo 1 scrive: “Oggi per iniziativa del Presidente Musumeci e del suo governo viene approvato un finanziamento di un milione e trecento mila euro per la ristrutturazione del Grande Albergo dell’Etna”.

“Circa un anno fa – afferma Caputo – ricordo la telefonata del presidente Musumeci che chiedeva informazioni sullo stato dell’immobile, il suo valore e sulle somme necessarie per valorizzarlo e riaprirlo. Musumeci, uomo legato da sempre allo sviluppo dell’Etna ha mantenuto il suo impegno”.

Alla fine del suo post, Carlo Caputo 1 non dimentica di ringraziare “l’assessore Falcone e i deputati Giuseppe Zitelli e Giusy Savarino per gli interventi in aula”.

Più “istituzionale” e sobrio il Carlo Caputo 2 che nella pagina del Parco dell’Etna dichiara: “E’ una struttura che riporta alla memoria tanti piacevoli ricordi, chiusa e fatiscente da decenni e che con questo intervento di riqualificazione potrà tornare attiva. E’ passato circa un anno dalla telefonata con cui il presidente Musumeci chiedeva informazioni sullo stato dell’immobile, sul suo valore e sulle somme necessarie per valorizzarlo e riaprirlo. L’impegno è stato mantenuto”. Stavolta niente ringraziamenti.

Nella foto: il Grande Albergo dell’Etna in una immagine d’epoca (collezione Franco Crisafi)

Redazione